Enrico Coraci – Felicità
Se non si vive per essere felici, che si vive a fare?
Se non si vive per essere felici, che si vive a fare?
In teoria vi è una perfetta possibilità di felicità: credere all’indistruttibile in noi e non aspirare a raggiungerlo.
La lacrima nasce da una sorgente che si chiama “sentimento”.
La felicità rende utile la vita.
Non perdere mai di vista il vero obiettivo di un amore: essere felice.
Non vi è né felicità né infelicità a questo mondo, è soltanto il paragone di uno stato ad un altro, ecco tutto. Quegli solo che ha provato l’estremo dolore è atto a gustare la suprema felicità. Bisognava aver bramato la morte, Maximillien, per sapere quale bene è vivere. Vivete dunque e siate felici, figli prediletti del mio cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Iddio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta l’umana saggezza sarà riposta in queste due parole: aspettare e sperare.
Per essere felici non serve avere tutto ciò che si desidera, ma serve mettere insieme ogni piccola cosa che si ha.