Enrico Giuffrida – Guerra & Pace
La rivoluzione produce buon frutto, quando questa in maniera positiva è capace di produrre evoluzioni, rispettando quell’equilibrio delimitato dal raziocinio e dal rispetto.
La rivoluzione produce buon frutto, quando questa in maniera positiva è capace di produrre evoluzioni, rispettando quell’equilibrio delimitato dal raziocinio e dal rispetto.
Noi diciamo che solo Iddio può piegare la volontà fascista; gli uomini e le cose mai.
Non tutti i militari subiscono il processo di deumanizzazione, i più forti riescono a combatterlo.
I cattivi hanno offerto di più, le pallottole sono per loro, una vecchia propone un’ora al camino fiaba e vino di fuoco compresi nel prezzo, trenta denari in un sacchetto di pelle. Uno per volta, dalle dieci alle dieci, la fiamma acconsente, percepisce un compenso in legna di quercia, io e le mie trenta bottiglie di grappa siamo pronti a reagire, ho un accordo speciale, solo quando saranno vuote le potrò utilizzare per lanci sbagliati su giusti obbiettivi, “senza morto ferire”.
Finché ci sarà l’uomo, ci sarà guerra.
Se ogni guerra è una sorta di viaggio all’inferno, l’Africa è la sua scorciatoia.
Il mio sogno, avere il mondo in mano e far cessare tutte le guerre la realtà, un mondo che non sa che farsene di lealtà rispetto solidarietà amore per il prossimo condivisione fratellanza, eppure siamo nati tutti dal suo ventre e bevuto tutti alla stessa fonte, ma l’egoismo e l’ingordigia ha prodotto tanti Caini e altrettanti Abele e l’umanità si è sostituita con la distruzione.