Enrico Giuffrida – Religione
La monotonia, frutto della nebbia dell’animo, si traduce in sorgente di errata ricerca del piacere e distruzione di ciò che la chiesa a volte appella “tempio di Dio”
La monotonia, frutto della nebbia dell’animo, si traduce in sorgente di errata ricerca del piacere e distruzione di ciò che la chiesa a volte appella “tempio di Dio”
Il tempo pseudonimato, rispecchia nitidamente la psiche e le nostre miserie umane.
La religione è vera per la gente comune falsa per i saggi e utile per i potenti.
La morte di Dio segna inesorabilmente la morte dell’uomo.
Se esisto un motivo c’è, e riesco a spiegarlo a parole mie. Esisto perché Dio c’è.
È che ognuno reagisce al vino in modo diverso. Ne ho conosciuti certi che mandano giù litri su litri tutte le sere con quest’unica conseguenza: diventano allegri, cantano a squarciagola e poi si addormentano come ghiri. Altri invece con poche gocce diventano delle belve. Se lo stesso bicchiere fa diventare alcuni brilli e spensierati, e altri cattivi e aggressivi, dovremmo dare la colpa ai bevitori, anziché alla bevanda.
I santi andrebbero considerati colpevoli fino a che non ne venga comprovata l’innocenza.