Enzo Di Maio – Stati d’Animo
Il passato è come una grande porta, puoi vedere cosa c”è dentro ma non potrai mai aprirla.
Il passato è come una grande porta, puoi vedere cosa c”è dentro ma non potrai mai aprirla.
Io urlo passione nei silenzi dell’anima.
Un dente quando fa male lo si toglie, fosse così facile anche con le persone che ci fanno soffrire.
Mi nutro di primavere solo mie. I miei colori. I miei climi. Si portano dietro cime innevate ed il freddo degli animi. Dipingono giornate di pioggia sulle pareti della stanza cadere a goccia di lacrima come vernice fresca e creare solchi che scavano l’intonaco delle guance seguire lo zigomo in una curva perfetta generare iperbole tra gli assi della tristezza cadermi adiacente al cuore tangente alle intime devastazioni. Odorerei la seta d’una rosa finta con lo stesso abbandono di una vera se la morte dei petali di quelle secche non m’emanassero ancora essenze vive.
Una lacrima è una richiesta di abbraccio allo stato liquido.
Tutto finisce. Prima o dopo tutto termina. Terminano i legami che avevamo scelto come “Indissolubili”. Terminano le domande, anche quelle che ci hanno uccisi perché prive di risposta. Terminano le paure, anche le più assurde e le più profonde. Termina la pazienza, anche quella che avevi custodito con cura per non perderla. Termini “tu” semplicemente perché dopo mille delusioni si cambia.
Quando ti rendi conto che chi hai vicino non ti tiene più la mano ma viaggia su un binario tutto suo, al primo bivio cambia direzione e lascialo viaggiare per la sua strada, evidentemente avete due destinazioni diverse.