Enzo Di Maio – Stati d’Animo
Il corpo cresce più veloce della mente e arriva il momento che ci ritroviamo in un involucro che non reputiamo nostro e con il pensiero di un tempo che non è più quel tempo.
Il corpo cresce più veloce della mente e arriva il momento che ci ritroviamo in un involucro che non reputiamo nostro e con il pensiero di un tempo che non è più quel tempo.
Non so se è più il tempo che fa passare e dimenticare le cose o più le delusioni. Forse col tempo la testa dimentica le immagini e con le delusioni il cuore dimentica le sensazioni.
La serenità è ovunque. Cercatela nella semplicità della quotidianità, in quelle minuscole cose che strappano un sorriso o in alternativa una lacrima. Cercatela in quei piccoli gesti che avvolgono e scaldano l’anima.
Aspetto che, “mi” passi!
Quel male vestiva ancora troppo aderentemente la sua pelle che non riusciva a far entrare il bene neanche se voleva.
Sincerità e semplicità: ecco la vera essenza.
Ci frega l’approdo. Ci frega considerare “le cose” immutabili come se incorressimo nel rischio di mostrarci fragili, incoerenti, qualora volessimo virare ad ogni giro di boa. L’immagine del rischio è una pietra che cade a picco sul mare, imprevisto ed improvviso e lo scorrere della mutevolezza l’essenza mentale che aleggia sopra. Non mi piace il fisso. Non mi piace il “sempre uguale a se stesso” perché c’è chi se lo aspetta. La mia testa e le mie emozioni corrono troppo veloci perché possano essere aspettate e non c’è un essere talmente sprezzante da farsi venire l’affanno per starci dietro.