Epitteto – Comportamento
Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza.
Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza.
Puoi essere debole in alcuni punti e forte in altri. Puoi inciampare e puoi rialzarti. Puoi precipitare e con fatica risalire. Puoi piegarti al destino e al volere del vita, ma abbi sempre la forza di non spezzarti mai.
La metà della popolazione si rammarica di avere fatto cose che non avrebbe dovuto fare; l’altra metà invece di tutto ciò che avrebbe dovuto fare ma che non ha fatto.
Figli di nessuno(come il buon padre di famiglia)Che padre è colui che dilapida le fortune dei suoi figli,che a tavola invita coloro che non dovrebbe invitare,che fomenta lo scontro tra chi dovrebbe amare,che insegna ciò che non dovrebbe insegnare.Che padre è colui che non incoraggia i figli con coraggio a proseguire,che non accudisce il figlio più debole che dovrebbe accudire,che nella famiglia punisce la sua parte migliore e non trae esempio da chi la vita gli ha voluto donare.Che padre è chi non ricorda quel che il destino gli ha voluto affidare,che non interpreta i sogni di chi vuol farsi guidare,che pensa: – Il mio tempo è prezioso, quello dei miei figli è giusto sprecare-,che non ricorda ciò che era e non sa più dove deve andare.Che padre è se alla fine padre vuol farsi chiamare, ma non ha coscienza di ciò che in coscienza dovrebbe fare.In fondo dico a voi:chiamatelo pure,chiamatelo pure un po’ come vi pare,ma per chiamarsi “Stato”,se lo dovrebbe meritare.
Nessuno si erga a giudice perché soltanto ad Uno spetta il verdetto.
Chi ama il creato non può che amare il Creatore.
In questo mondo se non fai schifo di tuo, fanno di tutto per sporcarti.
Puoi essere debole in alcuni punti e forte in altri. Puoi inciampare e puoi rialzarti. Puoi precipitare e con fatica risalire. Puoi piegarti al destino e al volere del vita, ma abbi sempre la forza di non spezzarti mai.
La metà della popolazione si rammarica di avere fatto cose che non avrebbe dovuto fare; l’altra metà invece di tutto ciò che avrebbe dovuto fare ma che non ha fatto.
Figli di nessuno(come il buon padre di famiglia)Che padre è colui che dilapida le fortune dei suoi figli,che a tavola invita coloro che non dovrebbe invitare,che fomenta lo scontro tra chi dovrebbe amare,che insegna ciò che non dovrebbe insegnare.Che padre è colui che non incoraggia i figli con coraggio a proseguire,che non accudisce il figlio più debole che dovrebbe accudire,che nella famiglia punisce la sua parte migliore e non trae esempio da chi la vita gli ha voluto donare.Che padre è chi non ricorda quel che il destino gli ha voluto affidare,che non interpreta i sogni di chi vuol farsi guidare,che pensa: – Il mio tempo è prezioso, quello dei miei figli è giusto sprecare-,che non ricorda ciò che era e non sa più dove deve andare.Che padre è se alla fine padre vuol farsi chiamare, ma non ha coscienza di ciò che in coscienza dovrebbe fare.In fondo dico a voi:chiamatelo pure,chiamatelo pure un po’ come vi pare,ma per chiamarsi “Stato”,se lo dovrebbe meritare.
Nessuno si erga a giudice perché soltanto ad Uno spetta il verdetto.
Chi ama il creato non può che amare il Creatore.
In questo mondo se non fai schifo di tuo, fanno di tutto per sporcarti.
Puoi essere debole in alcuni punti e forte in altri. Puoi inciampare e puoi rialzarti. Puoi precipitare e con fatica risalire. Puoi piegarti al destino e al volere del vita, ma abbi sempre la forza di non spezzarti mai.
La metà della popolazione si rammarica di avere fatto cose che non avrebbe dovuto fare; l’altra metà invece di tutto ciò che avrebbe dovuto fare ma che non ha fatto.
Figli di nessuno(come il buon padre di famiglia)Che padre è colui che dilapida le fortune dei suoi figli,che a tavola invita coloro che non dovrebbe invitare,che fomenta lo scontro tra chi dovrebbe amare,che insegna ciò che non dovrebbe insegnare.Che padre è colui che non incoraggia i figli con coraggio a proseguire,che non accudisce il figlio più debole che dovrebbe accudire,che nella famiglia punisce la sua parte migliore e non trae esempio da chi la vita gli ha voluto donare.Che padre è chi non ricorda quel che il destino gli ha voluto affidare,che non interpreta i sogni di chi vuol farsi guidare,che pensa: – Il mio tempo è prezioso, quello dei miei figli è giusto sprecare-,che non ricorda ciò che era e non sa più dove deve andare.Che padre è se alla fine padre vuol farsi chiamare, ma non ha coscienza di ciò che in coscienza dovrebbe fare.In fondo dico a voi:chiamatelo pure,chiamatelo pure un po’ come vi pare,ma per chiamarsi “Stato”,se lo dovrebbe meritare.
Nessuno si erga a giudice perché soltanto ad Uno spetta il verdetto.
Chi ama il creato non può che amare il Creatore.
In questo mondo se non fai schifo di tuo, fanno di tutto per sporcarti.