Erika Mancini – Frasi d’Amore
In ogni istante sentirsi dentro senza aversi, sapere di appartenersi corpo ed anima rimanendo sempre se stessi fino in fondo, desiderarsi e bramarsi come l’aria per respirare… l’uno per l’altro, senza perdersi mai.
In ogni istante sentirsi dentro senza aversi, sapere di appartenersi corpo ed anima rimanendo sempre se stessi fino in fondo, desiderarsi e bramarsi come l’aria per respirare… l’uno per l’altro, senza perdersi mai.
Lascia a ogni Giorno, ideare un piccolo pezzo di Poesia per Noi…Permetti a ogni Anno, di racchiuderle nel nostro Libro dei Ricordi…Creiamo insieme, la vera Storia di un Amore…Solo…Non essere Ansiosa di scrivere, l’Ultimo verso del Capitolo Finale!
Ci vuole tempo per capire come è fatta una persona. Cerca qualcuno che non sia…
Triste è la sera, tenue il risveglio della luna lontana a est. I miei pensieri porta a raccolta guardando mille occhi luminosi ed occhieggianti, le stelle della Dea Nut.Sempre lontano, perduto il mio sguardo circondato da mille silenzi ed i suoni della notte rammentano giorni lontani, perduti.Seguendo il percorso già tracciato tante e tante volte, i ricordi riaffiorano tenendomi per mano, la strada risulta più tortuosa, ed il mio piede incespicando nella dura pietra lavica, fa ondeggiare il mio corpo.Appoggiandomi al bastone ritrovo il senso, perché la guida sia più sicura.Traendo il respiro guardo Te, stella lontana, che segui passo passo e segni la mia Via. La una duna, la una pietra, lacerata, segnata dal vento incessante e dal calore del sole, la una pianta di datteri ed un pozzo ove attingere ed estinguere la mia sete inestinguibile, Dove sei?Ti ho inseguita per mille giorni, infiniti minuti, migliaia e migliaia di ore, sempre alla ricerca di Te, ed i miei piedi stanchi dei calzari, non trovano ancora ove riposare.Il mio mantello polveroso di viandante e consunto dal sole caldo e inesorabile sulla mia schiena non è riuscito a piegare la mia mente, né la stanchezza le mie ginocchia che continuano a portare avanti le mie gambe. Ma Tu hai dato la forza al mio corpo che poco sa nutrirsi se non di bacche e frutti della terra. Tanto tempo è passato. Tanto il tempo, scandiva il mio andare alla ricerca di te. Ancora le aride pietre del deserto, la sabbia, segnano la mia Via che porta a te.Ora più desti i sensi ed i ricordi ritrovati, vengo a bussare alla Tua porta. La nella valle, ove scorre il ruscello di limpida acqua, lo stagno ove gracidano le rane e gli ibis posano le lunghe zampe, mentre la stele granitica allunga la sua ombra, tu sei.
La paura della solitudine genera più coppie del coraggio dell’amore.
Se pur sia bello l’amore ch’è implorato, assai più bello è quell’amore che si concede…
Quanto devo stringere la cintura per non sentire il gelo e la mancanza dei tuoi abbracci? Con quante chiavature serrare il cuore affinché non vi ritorni prepotente alcun ricordo? E le orecchie come si fa? Anche a tapparle con violenza esse urlano il tuo di nome, e vivono come respiri i tuoi sussurri. Quanto costa dimenticare? Un prezzo alto a volte. Pagato con dolore.