Erika Moon – Accontentarsi
Non mi fa male vedere i tuoi occhi così vuoti, mi fa male vedere che tu li riempi di vuoto.
Non mi fa male vedere i tuoi occhi così vuoti, mi fa male vedere che tu li riempi di vuoto.
A un certo punto era solo questo rapporto a interessarmi, la mia storia diventava soltanto…
Mi accontento di quello che ho, perchè prima di questo non avevo nulla.
Sarà una cosa seria l’amore? Ha quest’anima un po’ ballerina che volteggia, vola in alto, fa sognare e poi inciampa, una volta per caso e rovina il ballo. I piedi stabili l’amore non li ha. È una ballerina che si merita che compriamo un biglietto per il suo spettacolo?
C’è sempre un capolinea, c’è sempre un punto di arrivo in ogni cosa. C’è sempre chi parla dalla mattina alla sera sugli altri e poi termina sempre dicendo agli altri di stare zitti su di loro. C’è sempre chi ha una vita difficilissima e si alza al mattino comunque con un sorriso. C’è chi ha una vita facile e privilegiata, ma si alza insoddisfatto. C’è chi ha tutto ma non ha nulla e chi non ha molto ma ha tutto. Forse i più fortunati sono gli ultimi che non hanno molto ma hanno tutto, e solo chi vive di umiltà e veri valori accompagnati dall’intelligenza sa cosa significa: “non avere molto ma avere tutto”!
Ogni libro è meraviglioso dal suo inizio alla fine. Ma credo che la vera meraviglia che in tutto il libro noi sfioriamo, riusciamo a toccarla veramente quando il libro è finito. Dopo la sua fine ci regala dieci minuti di silenzio in cui ci sentiamo totalmente padroni fragili di noi stessi e l’unico desiderio che scoppia nel cuore è quello di essere valorosi. Ecco, dopo tutto questo c’è un profondo sonno. Al risveglio, se il libro è davvero un buon libro condurremo delle azioni per essere davvero valorosi, se il libro non lo è tutto passerà inosservato e quelle magiche persone della sera precedente saranno le persone di sempre.
Amore mio, luce della mia vita, pulcino mio…Il tuo corpo, per me, è come il dipinto “Canestra di frutta” del grande Michelangelo Merisi.