Erika Moon – Frasi sulla Natura
Spesso manca, il mare che va e che viene.
Spesso manca, il mare che va e che viene.
Che bei momenti nelle ultime sere di neve, mentre la primavera distratta da quel manto si addormenta accanto alle baite dipinte di bianco e di blu. Che bei momenti questi, che regalano ancora per poco un aprile vestito da sposa.
L’estate con i suoi profumi e i suoi odorisembra aver parcheggiato…un altro inverno è passato,ricco di piogge,ricco di sgomento…tutto sorge e tramonta,tutto si accende e si spegne,oggi siamo vivi esiam pronti a vivere l’estate!
Nella realtà effimera l’uomo contemporaneo perde il vero significato di bellezza, rimpiazzandolo con i moderni standard, dimenticando che l’autentica bellezza non ha alcun vincolo, che l’autentica bellezza si trova in Natura.
La bellezza rinnovata del Mondo e delle stelle parla da sola dell’enorme spirito invidiato dall’Onnipotente: più splendido degli angeli, più profondo dei pensieri di Dio, di conoscenze più luminose di quelle del Maestro, una perla più bella di Lui e degli dèi e di tesori immensi. Il ladrocinio perpetrato dal Padre per impossessarsi delle acque azzurre dell’eternità è solo avere, e dimostra che la sua immortalità è solo espoliazione degli esseri che vede più grandi, di cui vuole avere la luce. E quindi, non è immortalità. E questa trasformazione non è altro Dio che vuole invertire la sua natura e diventare bene, consumare la vita fino alla fine, e la scienza, immobile nella sua esattezza, non i sogni che in fondo si muovono assecondando vento, gli dice che questo tentativo è mortale. Mutando il suo universo nella nuova luce e nuove acque dal sangue, si è guadagnato l’estinzione di quello che ama, ma amare è una parola grossa, che desidera fare suo nel Regno del Messia. Il desiderio non conosce il futuro, se non le sue ambizioni in un tempo immaginario, che non esiste. Non vede se non quello che la sua avidità brama, e odia la verità dei fatti che gli mostra il suo vero volto, il capolinea di una strada fatta di morti, di corpi usati per la Parola che vale solo metà di quanto vorrebbe, la verità da una parte e la falsità e l’arbitrarietà usate per nascondere la propria natura. Che si annullano a vicenda. Quindi questa luce, a che serve. Gli angeli la barattano per l’eternità, aureole rapinate, e un’isola dove l’apparenza nasconde ormai la disarmonia inconcepibile della Ruota. È proprio la maschera, questa volta, a svelare e mostrare cosa c’è dietro, mai accaduto prima. Ed è stato il mio spirito, nella morte, nel giudizio del Padre per sterminare ed appropriarsi e abbellirsi di questa eredità di luce smisurata, a farlo. Incredibile. Straordinario.
Un fiore anche se appassito, resta un fiore. Basta saper dedicare loro il proprio tempo, che piano piano tornano più belli di prima. Ma è un processo lungo, i fiori sono delicati, richiedono attenzioni, sono gelosi e viziati, ma sanno regalarti quel qualcosa che è difficile da descrivere. Un fiore non dovrebbe mai appassire.
In tutta la natura ci sono le iniziali di Dio e tutte le creature sono lettere d’amore di Dio per noi.