Ernest Hemingway – Stati d’Animo
È stupido non sperare, pensò. E credo che sia peccato.
È stupido non sperare, pensò. E credo che sia peccato.
La sostanza della sofferenza, se vissuta nel modo giusto, può arrecare col tempo più soddisfazioni di una gioia non costruita da sé… Per ogni sofferenza ce un nuovo orizzonte di speranze.
La gente preferisce vedere il male fuori, anziché dentro di sé, perché guardarsi dentro spesso può essere un’esperienza molto dolorosa.
Non mi sento affatto vuota, anzi, sono piena. Mi sento piena. La testa piena di cose che non ho detto. Mi sento piena di te e non riesco più a trattenerti dentro. Piena di rabbia e tristezza. Così piena che mi sento allagare dentro. Eppure mi è sempre piaciuto essere piena. Avrei voluto continuare ad essere piena di sorrisi, anche piena di pianti ma di gioia, piena di felicità, piena di abbracci, con gli occhi pieni di qualcuno. Invece mi ritrovo gli occhi pieni di lacrime.
Siamo stati buttati fuori da noi stessi e non possiamo prendercela con nessuno, se non con noi stessi.
Hai mai pensato al significato delle parole? Al dirsi “ti voglio bene”, per esempio. È uno tra i pensieri più delicati che possiamo regalare. Perché quando dico – ti voglio bene – lo faccio per informarti che desidero proprio il tuo di bene. Non il mio. Desidero che tu sia felice. Indipendentemente da tutto il resto. Indipendentemente da me. Ogni “ti voglio bene” non va sprecato, gridato, abbreviato. Perché sono fatti per essere sussurrati all’orecchio. Come i segreti dei bambini. Sono come una scatola magica, il baule dei giocattoli o dei vestiti vecchi. Sorprendono sempre. Se inaspettati, sconvolgono. Come gli acquazzoni d’estate. E hanno il gusto dei cioccolatini. Addolciscono la giornata, l’anima, il cuore. Come le zollette di zucchero nel caffè del mattino.
L’inverno ha lasciato questa stanza. Ora posso dirlo. Pioverà ancora fuori, ci saranno altri inverni, ma la mia è un’eterna primavera di pensieri che fioriscono e mi fanno apprezzare le gocce di pioggia sul viso come fossero caldi raggi di sole che mi baciano.