Ernst Barlach – Arte
Chi ha l’arte, la tiene stretta, mentre per alcuni non è niente.
Chi ha l’arte, la tiene stretta, mentre per alcuni non è niente.
Quando si parla di “arte”, in italia, si parla esclusivamente di “belle arti”: di pittura, scultura, architettura, opere di antichi maestri che bisogna valorizzare e proteggere se vogliamo attrarre il turismo. L’arte, secondo questa tradizionale impostazione, è un patrimonio di bellezza dell’umanità. A me viene da ridere. L’arte, e quindi la bellezza, non è purtroppo solo quella che ritroviamo in un quadro di Caravaggio o in un affresco della Pompei antica. La bellezza della donna, della musica, della poesia, della natura, se ne parla sempre meno, come se quest’idea di bellezza fosse inferiore alle altre. Allora, quando si parla di riscoprire l’arte, in italia, a me viene da pensare: se riscoprissimo i valori della donna, della natura, alle quali mostriamo sempre meno rispetto. Se ricominciassimo a dedicarci alla poesia, alla musica, al teatro in questo modo facendo, noi non recupereremmo soltanto l’arte, che tanto vi sta a cuore, ma il concetto stesso della “bellezza”, che è eterno, è unico. Avremmo più rispetto gli uni con gli altri se quest’idea facesse capo ad ognuno di noi.
La bellezza dell’arte e della natura è senza tempo.
Una foto non è altro che un piccolo pezzo di mondo raffigurante un’emozione… con te…
L’arte è la massima espressione del finito che si perde nell’infinito.
L’artista è bugiardo, ma l’arte è verità!
L’arte è un discorso di follia interpretativa.