Erodoto – Desiderio
Non sono gli uomini a dominare la sorte, ma la sorte a dominare gli uomini.
Non sono gli uomini a dominare la sorte, ma la sorte a dominare gli uomini.
Alle volte vorrei avere un registratore a portata di mano quando parlo con qualcuno per fargli risentire le cazzate che è capace di dire.
Tu sei come vorrei che fossi io…
Non ho niente, non mi serve niente. Tutto ciò che voglio è niente!
Per me amare è tenere il suo respiro tra le braccia e accorgermi che intorno ogni rumore si è spento. Il mondo tace… quando tu sei la mia pace!
Ho vissuto più in quindi giorni che in quindici anni; e mi sembra che nessuna delle mie lunghe settimane di dolore eguagli in acutezza di spasimo questa breve settimana di passione. Il cuore mi duole; la testa mi si perde; una cosa oscura e bruciante è in fondo a me, una cosa ch’è apparsa all’improvviso come un’infezione di morbo e che incomincia a contaminarmi il sangue e l’aniam, contro ogni volontà, contro ogni rimedio: il Desiderio.
Vorrei tornare indietro nel tempo, ma non al periodo della mia infanzia o adolescenza, ma ancor prima, vorrei tornare nel periodo di quando ero uno spermatozoo. Altro che corsa verso l’ovulo di mia madre, stavolta starei fermo a guardare gli altri correre, magari pensando “che coglioni, corrono corrono perché non sanno cosa li aspetta”.
Alle volte vorrei avere un registratore a portata di mano quando parlo con qualcuno per fargli risentire le cazzate che è capace di dire.
Tu sei come vorrei che fossi io…
Non ho niente, non mi serve niente. Tutto ciò che voglio è niente!
Per me amare è tenere il suo respiro tra le braccia e accorgermi che intorno ogni rumore si è spento. Il mondo tace… quando tu sei la mia pace!
Ho vissuto più in quindi giorni che in quindici anni; e mi sembra che nessuna delle mie lunghe settimane di dolore eguagli in acutezza di spasimo questa breve settimana di passione. Il cuore mi duole; la testa mi si perde; una cosa oscura e bruciante è in fondo a me, una cosa ch’è apparsa all’improvviso come un’infezione di morbo e che incomincia a contaminarmi il sangue e l’aniam, contro ogni volontà, contro ogni rimedio: il Desiderio.
Vorrei tornare indietro nel tempo, ma non al periodo della mia infanzia o adolescenza, ma ancor prima, vorrei tornare nel periodo di quando ero uno spermatozoo. Altro che corsa verso l’ovulo di mia madre, stavolta starei fermo a guardare gli altri correre, magari pensando “che coglioni, corrono corrono perché non sanno cosa li aspetta”.
Alle volte vorrei avere un registratore a portata di mano quando parlo con qualcuno per fargli risentire le cazzate che è capace di dire.
Tu sei come vorrei che fossi io…
Non ho niente, non mi serve niente. Tutto ciò che voglio è niente!
Per me amare è tenere il suo respiro tra le braccia e accorgermi che intorno ogni rumore si è spento. Il mondo tace… quando tu sei la mia pace!
Ho vissuto più in quindi giorni che in quindici anni; e mi sembra che nessuna delle mie lunghe settimane di dolore eguagli in acutezza di spasimo questa breve settimana di passione. Il cuore mi duole; la testa mi si perde; una cosa oscura e bruciante è in fondo a me, una cosa ch’è apparsa all’improvviso come un’infezione di morbo e che incomincia a contaminarmi il sangue e l’aniam, contro ogni volontà, contro ogni rimedio: il Desiderio.
Vorrei tornare indietro nel tempo, ma non al periodo della mia infanzia o adolescenza, ma ancor prima, vorrei tornare nel periodo di quando ero uno spermatozoo. Altro che corsa verso l’ovulo di mia madre, stavolta starei fermo a guardare gli altri correre, magari pensando “che coglioni, corrono corrono perché non sanno cosa li aspetta”.