Ettore Sottsass – Arte
Appendere un quadro al muro è come ascoltare la stessa canzone tutto il giorno.
Appendere un quadro al muro è come ascoltare la stessa canzone tutto il giorno.
Non ti devi dunque stupire, se oggigiorno la pittura è bella e defunta, dato che a tutti, dei e uomini, pare più attraente un mucchio d’oro che qualunque capolavoro di Apelle o di Fidia, che ci fanno proprio la figura di essere dei Grechetti dalla testa matta.
Crea, artista! Non parlare!
Cos’è il cuore, se non una sorgente di pensieri da cui sgorga impetuosa l’ispirazione?
L’abbraccio del cielo con la terra produce frutti, l’abbraccio del vento con la pioggia germoglia…
L’arte e l’ambizione difficilmente vanno a braccetto.
Disegnare controvento, sulla carta da pacchi sigillata. Inventare, con i pennarelli scarichi e la luce fioca. Improvvisare, bevendo qualche birra tra un ritmo dance anni ’90 e una sonata di Vivaldi. Vivere, aspettando la sera per mangiare un piatto di pasta e bersi un bicchiere di vino, rosso, come il sole che scende oltre l’isola della Giudecca. Grazie a chi ci segue, a chi ci vuole bene, che lotta per l’arte, che lotta con noi. Siamo artisti di strada, artisti liberi che lottano per la libertà.