Eugenio Patanè – Vita
La vita è come una cena per gli ospiti: occorre saperla gestire. Se gli ospiti saranno soddisfatti, perfino noi ne avremo beneficio.
La vita è come una cena per gli ospiti: occorre saperla gestire. Se gli ospiti saranno soddisfatti, perfino noi ne avremo beneficio.
Ci sono quei momenti in cui ti mancano tutte, le persone del passato, gli amori mai nati, gli amici scomparsi, quelli che si sono allontanati, quelli che hai allontanato tu, i nonni che hai perso, i genitori, i gatti che non hai più, “i compagni di viaggio”, e persino gli sconosciuti con cui hai fumato e chiacchierato fuori dai locali. Li abbiamo tutti questi momenti in cui ti mancano, in cui tutto quello che hai dentro si mescola. Io ci nuoto spesso in quei momenti ma oggi sembra, mi manca un’intera vita.
Nella prossima vita, forse, capirò il perché c’era un tempo in cui accadevano le cose, faticavo ad addormentarmi e facevo strani sogni. L’illusione di qualcosa ci accompagna sempre, ci creiamo mondi immaginari è come assumere stupefacenti emotivi senza mai assumere sostanze tossiche. Facciamo si di uscire da questa specie di letargo emotivo, un solo anelito non basta per vivere, ma basta e avanza per morire.
Eravamo i giocolieri del nostro tempo, facevamo robe prestigiose che si avvicinavano ad una cosa che sta in mezzo tipo a speranza e realtà, ma cos’erano speranza e realtà? Chiaramente non lo sapevamo, così ci giocavamo sopra, giocavamo con tutto quello che non conoscevamo, perché quando non sai qualcosa dovresti farti delle domande, ma perché fare delle domande quando puoi giocare?
La mia vita vale meno di una busta vuota trascinata dal vento in una strada desolata.
Nella vita imparate a giocare prima che gli altri giochino con voi e vi facciano un bersaglio da centrare. Purtroppo è sempre stato così, solo la coscienza rende il giocatore onesto e non baro dell’anima dell’altro, solo la coscienza e la consapevolezza di fare del male a chi non meriterebbe.
Sovrano, sì, ma sempre svelto a sorridere a lei, perché solo sorridendole riusciva a non abbassare lo sguardo.