Everett Mckinley Dirksen – Filosofia
Io sono un uomo di princìpi rigidi e immutabili, il primo dei quali è quello di essere ogni volta flessibile.
Io sono un uomo di princìpi rigidi e immutabili, il primo dei quali è quello di essere ogni volta flessibile.
Ho imparato, a tenere a freno il mio orgoglio e a far si che non traspari, oh imparato, che ci sono circostanze che è molto più utile chiedere scusa, che avere ragione a tutti i costi per poi stare male dentro, credo anche che sto imparando anche ad amare, e questo è ciò che mi fa stare bene dentro.
Dentro di noi un mondo, fantastico e surreale, dove poter spaziare alla ricerca di emozioni eccezionali. È il viaggio della mente che, se ben addestrata, può portarci ove non a tutti è concesso andare.
La banalità è il travestimento di una potentissima volontà tesa ad abolire la coscienza.
Cogliere l’attimo è come sfidare il destino. Bisognerebbe capire quale sia l’attimo giusto: tentiamo e a volte rimpiangiamo di averlo fatto; stiamo fermi e ci viene il rimorso di non averci provato. Ma quindi qual è il vero significato di “cogliere l’attimo”? Io credo che bisognerebbe cercare di vivere, assaporando ogni momento, e non cercare sempre l’attimo giusto perché sarebbe come soffocare la nostra esistenza.
Solo il tempo rivela l’uomo giusto; il malvagio, invece, lo riconosci in un giorno solo.
L’onestà verso gli altri è sempre maggiore dell’onestà verso se stessi.