Fabio Cassano – Vita
Sono polvere nel vento, compagno di un eterno anelito danzante, che tutto crea e che tutto distrugge…
Sono polvere nel vento, compagno di un eterno anelito danzante, che tutto crea e che tutto distrugge…
Esiste una prima navigazione: è quella che avviene in assoluta tranquillità, sospinti dal favore dei venti e dall’arrendevolezza del mare. La barca segue ogni comando, si procede senza sforzo e in mancanza di problemi. Nella seconda navigazione, lo scenario è completamente diverso: sono cessati i favori dei venti e delle correnti. Bisogna affrontare le avversità. Il mare richiede a chi lo vuole attraversare fatica, sudore, conoscenza tecnica, eclettismo e spirito di iniziativa.
Ciò che siamo è inciso sulle impronte del nostro passaggio che è scandito dal tempo di una vita.
La verità assoluta non c’è. Tutti noi facciamo parte di un disegno immenso. Siamo come un granello infinitesimale di polvere rispetto a quello che circonda. Allo stesso tempo siamo noi con il nostro modo di fare che direttamente o indirettamente creiamo vita o morte. Nel nostro vivere quotidiano pensiamo quasi esclusivamente a noi stessi e siamo incuranti di quello che possiamo causare agli altri. Non siamo degni di essere giudici e giurie.
Per agire nel mondo, occorre morire a se stessi. L’uomo non sta sulla terra solo per essere felice, neppure per essere semplicemente onesto. Vi si trova per realizzare grandi cose per la società, per raggiungere la nobiltà d’animo e andare oltre la volgarità in cui si trascina l’esistenza di quasi tutti gli individui.
E se ti dicessi che: “Preferirei morire che smettere di vivere?”
La giovinezza è tante cose, anche una particolare accuratezza dello sguardo che afferra un enorme numero di particolari e sfumature.