Fabio Leto – Destino
La sorte, quando avversa, è meschina: non si accanisce contro colui che può da essa difendersi, ma contro colui che giace già a terra, inerme.
La sorte, quando avversa, è meschina: non si accanisce contro colui che può da essa difendersi, ma contro colui che giace già a terra, inerme.
Tu eri un affresco che non ho avuto modo di colorare.
Che cosa so del destino dell’uomo? Potrei dirvi di più a proposito dei ravanelli.
Qualche volta giro le spalle al destino, è come se volessi evitarlo ma vince sempre lui, è testardo.
Il cambiamento di uno stato è sempre frutto di un divenire. Siamo gli schiavi del presente: sta a noi trovare il coraggio di protendere verso la libertà.
Una scelta non rappresenta mai ciò che vorremmo che fosse… c’è sempre qualcosa che non possiamo controllare anche in quello che scegliamo.
Le linee curve delle montagne scrivono fine sullo spazio di un cielo cupo, dove croci, nell’inconscio dei sensi, segnano il destino degli appena nati, oppressi da un oscuro senso di colpa, che li accompagnerà oltre la vita.