Fabio Luciano Miele – Uomini & Donne
Non mi interessa il sole che sorge o tramonta, ma m’incanta una donna assorta nei suoi pensieri.
Non mi interessa il sole che sorge o tramonta, ma m’incanta una donna assorta nei suoi pensieri.
Raramente le donne sono amate come vorrebbero: cioè da un Dio onnipotente che dia loro tutto e non domandi nulla.
Donne che si credono fatali su facebook, che esaltano la loro femminilità e la loro diciamo predisposizione nell’ammaliare, ma care anche un fumetto scatena la fantasia di un uomo.
A ogni donna piacerebbe essere fedele. Difficile è trovare un uomo a cui esserlo.
“Tu sei mia”, “io sono tuo”. Pronomi e aggettivi (p)ossessivi nella grammatica sentimentale sono da penna rossa. Da sempre li identifico con il potere di fatto su una cosa. Una cosa, comprendi? Temo chi crede di poter possedere un altro essere umano, anche perché due entità corrono più rapidamente se libere nella stessa direzione, anziché una legata all’altra da reciproche catene.
Le donne sono estreme: sono o migliori o peggiori degli uomini.
Enrico aveva insistito con Rosa per accompagnare lui Francesca dal medico. Non aveva voluto sentire ragioni. Sapeva che se ci fosse andata Rosa, le sarebbe scappata una parola di troppo. Sarebbe scoppiata a piangere, chissà cosa si sarebbe inventata. E di parole, invece, ne dovevano uscire poche. Poche, e soprattutto convincenti.