Fabio Luciano Miele – Verità e Menzogna
Cosa me ne faccio della fiducia, se esiste la verità?
Cosa me ne faccio della fiducia, se esiste la verità?
Il dubbio è una delle massime espressioni d’umiltà dell’essere umano.
Ripensandoci, alla mia partenza dubitavo più dei miei sentimenti. Ma vedendo la solidità dei tuoi, la distanza i disagi, tutto questo ha contribuito in me a moltiplicarli al punto che c’era posto solo per te. Mah! Non ho capito prima ne tuttora. Non hai perso tempo a rimpiazzarmi… dieci anni di recite… un applauso… che attrice!
L’avere vinto sé stesso è molto più glorioso che l’aver vinto un nemico.
E sapete voi che cosa è per me il mondo? Devo mostrarvelo nel mio specchio? Questo mondo è un mostro di forza, senza principio, senza fine, una quantità di energia fissa e bronzea, che non diventa né più piccola né più grande, che non si consuma, ma solo si trasforma, che nella sua totalità è una grandezza invariabile […] Questo mio mondo dionisiaco che si crea eternamente, che distrugge eternamente se stesso, questo mondo misterioso di voluttà ancipiti, questo mio al di là del bene e del male, senza scopo, a meno che non ci sia uno scopo nella felicità del ciclo senza volontà, a meno che un anello non dimostri buona volontà verso di sé, per questo mondo volete un nome? Una soluzione per tutti i suoi enigmi? E una luce anche per voi, i più nascosti, i più forti, i più impavidi, o uomini della mezzanotte? Questo mondo è la volontà di potenza e nient’altro! E anche voi siete questa volontà di potenza e nient’altro!
Le figure sono molte, tutte scolpite sui volti che tacciono. Il silenzio è la più cruda immagine che abbiamo della verità.
In un amante mentire è un’arte, in uno scapolo talento, in una donna sposata una seconda natura.