Fabio Privitera – Filosofia
Il tempo è solo una convenzione umana. Nulla nell’universo determina un metronomo costante, tale da potersi chiamare “tempo”.
Il tempo è solo una convenzione umana. Nulla nell’universo determina un metronomo costante, tale da potersi chiamare “tempo”.
La conoscenza, è come l’universo,non appena arriviamo sul pianeta più vicino a noi,ci accorgiamo che ci sono altri pianeti,ed altre galassie, ancora da scoprire.Forse il nostro desiderio di sapere,non sarà sufficiente a sconfiggereil tempo necessario per colmareil calice della conoscenza.
Nulla è assoluto nell’uomo, perché è l’umanità sbagliata.
Ho appeso il dolore ad un’altra stella. In un così sterminato firmamento di opportunità mi inoltro alla ricerca di una diversa felicità di cui non potrei definire i contorni adesso, né potrò mai descriverne a fondo le emozioni e il sentimento, dopo averla vissuta, e che pure è da qualche parte, non perché credo o so, perché vibra insieme a questa mia parte che si lascia guidare con fiducia verso di lei.
Chissà quanto la vita ci appartiene realmente. Andarsene senza porsi domande è vivere senza capire il senso: una vita senza senso è un viaggio nel nulla. Vorrei andarmene piena di perché, perché sono i perché a dare un senso a tutto, che essi siano domande o risposte in fondo poco importa.
Nella vita bisogna scegliere: essere ignoranti e condurre una vita felice all’ombra della conoscenza, oppure divenire l’ombra e condurre una vita di altezze infelici. Quanto più grande è l’albero che genera l’ombra, tanto più grande è l’ombra che ospita l’ignoranza.
Il pensiero è una classificazione della mente che agisce per giudizio indiretto, l’idea del pensiero di un Dio perfetto classifica l’uomo, a sua volta perfezione, visto che lo stesso pensiero che ne subisce l’atto dello stesso pensiero di perfezione risulta equo con lo stesso pensiero di Dio, quindi se io sono un essere pensante quindi deduco che il mio pensiero di Dio è trovare in esso un essere perfetto, ma è il pensiero di esso che mi porta ad una perfezione non contaminata, ma il pensiero è esistenza? Se così fosse allora Dio non è perfetto ma è il risultato della nostra imperfezione per essere perfetti, l’idea di Dio invece è una qualificazione di tutti i pensieri veri e non, quindi rimane l’esistenza di Dio che è un ipotesi di valori determinata da due funzioni: “la scelta e la sua funzione” la scelta è decidere se un Dio è un giudice dei propri mezzi con la quale usiamo il suo nome, la funzione è la proiezione con la quale noi qualifichiamo la sua potenza, quindi in entrambi i casi c’è un’idea che un pensiero, l’idea è l’alchimia di un qualsiasi movimento “vita” il pensiero è la conoscenza a posteriori di come sia fatta la sua immagine e somiglianza dall’alchimia stessa dell’idea.