Ti capita di incrociarle per strada, nei negozi, nei locali. Uno sguardo reciproco degno della più straordinaria telepatia. Un sorriso. Poi ognuno via, rientrati nei propri pensieri, eppure toccati da un umore diverso. Sconosciute al primo sguardo, anime affini dall’intera esistenza.
È sempre difficile definire la parola amicizia, perché ha sempre quel punto di domanda che non ti spieghi, come l’amore. Ma una cosa è certa, sai quando sei innamorato, e sai quando hai trovato un vero amico; te ne accorgi subito, perché con quella persona hai un “qualcosa” che ti lega, una sensazione particolare, piacevole, che te lo fa sentire amico ma non sai nemmeno perché.
C’è un modo davvero facile per farsi amici e uno per farsi nemici: il primo…
L’amicizia è come un quadro d’autore: più passano gli anni più viene apprezzata.
Esistono “per sempre” che non saranno mai, ed è questo che rende certi amori amaramente eterni.
L’altro giorno ho trovato una scusa per potergli parlare “Ehi Luca ne è passato del tempo!” “Si, va beh, ma adesso lasciami andare”. Non credevo di essere stato violento ma ha cominciato a tremare mi ha guardato con lo sguardo un po’ spento non riusciva a parlare. E adesso come facciamo? Non dovevamo andare lontano?
Il pensiero è un essere vivente, e come tale esso nasce libero. Non è qualcosa di cui ci si può appropriare indebitamente. Come ogni esplicazione dell’anima di un essere umano, porta in sé un pezzo di quell’anima, un’identità estemporanea che poi è l’unico aspetto, di quel pensiero, in cui molti altri possono rispecchiarsi.