Fabio Privitera – Frasi Sagge
Le parole attorcigliano la mente quando a dirle è la persona che vorremmo legare a noi.
Le parole attorcigliano la mente quando a dirle è la persona che vorremmo legare a noi.
Intendo esaminare qui i ricordi di esperienze estreme, di offese subite o inflitte. In questo caso sono all’opera tutti o quasi i fattori che possono obliterare o deformare la registrazione mnemonica: il ricordo di un trauma, patito o inflitto, è esso stesso traumatico, perché richiamarlo duole o almeno disturba: chi è stato ferito tende a rimuovere il ricordo per non rinnovare il dolore; chi ha ferito ricaccia il ricordo nel profondo, per liberarsene, per alleggerire il suo senso di colpa.Qui, come in altri fenomeni, ci troviamo davanti a una paradossale analogia tra vittima e oppressore, e ci preme essere chiari: i due sono nella stessa trappola, ma è l’oppressore, e solo lui, che l’ha approntata e l’ha fatta scattare, e se soffre, è giusto che ne soffra; ed è iniquo che ne soffra la vittima, come invece ne soffre, anche a distanza di decenni. Ancora una volta si deve constatare, con lutto, che l’offesa è insanabile: si protrae nel tempo, e le Erinni, a cui bisogna pur credere, non travagliano solo il tormentatore (se pure lo travagliano, aiutate o no dalla punizione umana) ma perpetuano l’opera di questo negando la pace al tormentato.
È meglio se sei un vagabondo e viaggi da solo, anziché ammuffire in compagnia degli stolti!
La psicologia è una scienza campata in aria, certe volte, inquinata.
Uno scandalo percorre il suo cammino verso l’indifferenza appena inizia a essere argomento di dominio pubblico. Solleva un gran polverone che ricadrà comunque sullo stesso suolo fino a una nuova tempesta.
La direzione che si cerca di far prendere all’evoluzione sulla base del tornaconto, seguendo capricci insensati, sarà solo una strada chiusa, in un vecchio mondo sotto un cielo irraggiungibile.
Alcune cose non cambiano mai, altre diventano grandi insieme a noi, altre ancora diventano più grandi di noi. Queste ultime sono le cose che ci fanno più paura.