Fabio Rapezzi – Angelo
Quel tenace sbaglio, che non vuole correzione, spesso è il tuo Angelo Custode.
Quel tenace sbaglio, che non vuole correzione, spesso è il tuo Angelo Custode.
Un angelo è un araldo di Dio che veglia su di noi.
Nel corso della mia vita io capii che a niente più servivo. Nulla più importava, la morte mi attendeva; le corsi incontro, lanciandomi da un ponte e, con braccia alate, spiccai il mio volo libero nell’aria amica. La ragione mi abbandonò e quel vuoto immenso mi avvolse col suo manto, stava per inghiottirmi, nel suo silenzio avrei voluto annullarmi, ma, in quell’istante, un angelo mi afferrò e, con le sue braccia forti, lontano dall’abisso mi trascinò. Salvò la mia anima, aprì i miei occhi e mi mostrò, attraverso i suoi, com’è straordinaria la vita. Non seppi mai il suo nome né vidi mai il suo volto, ma so che, grazie a lui, io vivo, respiro, amo ancora e, chiunque sia, per sempre lo porterò nel cuore.
Gli angeli sono come dei bambini: spogli di ogni malizia, di ogni pregiudizio, di ogni inutile furbizia.Gli angeli sono quelli che bussano alla nostra porta, portando un regalo luminoso da scartare, sono presenti al momento giusto, basta chiamarli e loro pian piano arrivano… anche se è difficile farci sentire!
Non c’è bisogno di guardare in cielo per scorgere un angelo, basta osservare il sorriso di un bambino, la felicità negli occhi di una madre, l’orgoglio nel cuore di un padre, e perché no, anche la gioia di vivere di chi sta lottando per rimanere in vita.
Vieni a me, angelo mio!
Noi: angeli sbagliati.