Fabio Venuti – Angelo
Dobbiamo essere riconoscenti ai nostri angeli custodi: ricordare quelli senza ali ringraziandoli spesso e ringraziare quelli con le ali ricordandoli sempre.
Dobbiamo essere riconoscenti ai nostri angeli custodi: ricordare quelli senza ali ringraziandoli spesso e ringraziare quelli con le ali ricordandoli sempre.
Un angelo o un demone della notte soffia sull’incendio chiuso del mio occhio perduto.
Soffio di vento scompiglia i miei capelli, raggio di luce bacia il mio viso, ricordo sospeso rabbrividisce il mio cuore. È il tocco di un angelo che ha pervaso la mia anima.
Si è angeli pur stando in guerra, perché ogni diritto negato ha bisogno di una difesa.
Non mettiamo barriere tra noi e gli angeli che volano nel nostro cielo. Essi attendono che allarghiamo le nostre braccia e li accogliamo nei nostri cuori affinché possiamo essere sereni e guardare fiduciosi al futuro.
Chi è un angelo, è quella persona che non per forza abbia le ali, ma è quella che ha radicato dentro di se l’amore verso la vita.
Gli angeli a volte stanno, su di una gamba sola, pronti per essere o per andare. Misurano la voglia del mondo e i vuoti sparpagliati nelle macchie del sole, nelle stelle.