Fabio Volo – Libri
Forse è vero che penso troppo. Ma non è che penso troppo. Mi fisso, è diverso.
Forse è vero che penso troppo. Ma non è che penso troppo. Mi fisso, è diverso.
Il mondo è giuntoall’orlo di un confine:se lo supererà, tutto potrà trasformarsiin follia, la genteandrà per le strade conuna violetta in mano oppuresi ammazzerà alprimo incontro.E basterà poco,una goccia d’acqua,per far traboccare il bicchiere:magari che sulla strada ci sia unasala macchineun solo uomo, o un solo decibel in più.C’è una specie diconfine quantitativoche è vietato superarema nessuno lo sorvegliae probabilmentenessuno sa che esiste.(da “L’immortalità”)
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è fatica.
Dice la legge del saggio orsacchiotto: meglio un bel libro al cesso che un libro di merda in salotto.
Sarebbe carino se mi mostrassi almeno una cosa che non sei capace di fare meglio di chiunque altro al mondo.
Ci sono assassini che non scrivono. Non sono poeti, né autori di romanzi, racconti, saggi o aforismi. Credono di non scrivere. Credono. Traditi dalle impronte digitali, sono costretti a ricredersi.
Chiara: “Non riesco a capire la differenza fra l’essere sola e lo stare con me stessa… In ognuno dei due casi al ristorante dovrei prenotare per uno.”Dottor Folli: “Diciamo che la prima è una condizione che subisce, sentendosi come se gli altri l’avessero abbandonata. Invece scegliere di stare da sola significa apprezzare pienamente il tempo dedicato a lei stessa”.