Fabio Volo – Libri
Non capisco dove sta la mia libertà, non capisco da cosa sono schiavizzato.
Non capisco dove sta la mia libertà, non capisco da cosa sono schiavizzato.
Guardandosi allo specchio rimase stupefatto nel vedere la sua immagine molto più magra di quanto non ricordasse: rassomigliava straordinariamente al giovane nipote di Bilbo che andava girovagando con lo zio nella Contea; ma gli occhi che lo guardavano erano pensosi.”Si, hai visto un bel po’ di cose dall’ultima volta che guardasti fuori da uno specchio”, disse alla sua immagine.
“Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”. “Non sei tu, mia regina”, lo specchio rispose.
La fine di un libro è l’inizio di un vuoto dentro.
Stà zitto! Tu non vuoi, tu non vuoi; tu non hai scelta! Ascoltami, perché il tempo è poco. Ora, tieni il coltello davanti a te… così. Non è solo il coltello che deve tagliare, è la tua stessa mente. Devi pensarlo. Quindi, fà così: poni a tua mente proprio sulla punta del coltello. Concentrati, ragazzo. Metti a fuoco la tua mente. Non pensare alla tua ferita. Guarirà. Pensa alla punta del coltello. È lì che ti trovi. Ora tasta, con quella, piano piano, dolcemente. Stai cercando un’apertura così piccola che non potresti mai vederla con i tuoi occhi, ma la punta del coltello la troverà, se tu poni in quel punto la tua mente. Tasta nell’aria fino a che non trovi la più piccola piccola aperturina del mondo.
Un giorno, ero già avanti negli anni, in una hall mi è venuto incontro un uomo.Si è presentato e mi ha detto: “La conosco da sempre. Tutti dicono che da giovane lei era bella, io sono venuto a dirle che la trovo più bella ora, preferisco il suo volto devastato a quello che aveva da giovane”.Penso spesso a un’immagine che solo io vedo ancora e di cui non ho mai parlato.È sempre lì, fasciata di silenzio, e mi meraviglia. La prediligo fra tutte, in lei mi riconosco, m’incanto.
I libri sono lenti e obsoleti, cortometraggi e immagini nel mondo in cui viviamo oggi sono perfetti.