Fabrizio De André – Frasi Sagge
Se i cosiddetti “migliori” di noi avessero il coraggio di sottovalutarsi almeno un po’ vivremmo in un mondo infinitamente migliore.
Se i cosiddetti “migliori” di noi avessero il coraggio di sottovalutarsi almeno un po’ vivremmo in un mondo infinitamente migliore.
Il pensiero consola di tutto e rimedia a tutto. Se vi fa del male, domandategliene rimedio: ve lo darà.
La convinzione è l’anestesia del cervello di tante persone.
Intellettualoidi amanti di termini vaporosi e vuoti di anima, che concepiscono frasi strutturate. Ironici come un lavandino e possessori di un senso dell’umorismo pari a quello di un feltrino perso tra batuffoli di polvere. Scrivono “ispirandosi a…” e riempiono il loro ego vantando la conoscenza di questo o quel letterato. Solitamente saccenti censori degli umani sentimenti, così banali per menti raffinate come le loro, e sono talmente convinti che il libro sia vita, che dimenticano che la vita è fuori dai libri, e che se non si confrontano con le umane miserie, fino a sprofondare talvolta anche nel patetismo, potranno conoscere mille letterati, ma non sapranno mai conoscere sé stessi.
C’è chi si professa ascetico senza essere passato attraverso l’ascesi. Sarà dunque distaccato soltanto all’apparenza, mentre i suoi pensieri saranno più che mai turbinosi.
Un’ideologia non può sopravvivere a lungo senza una morale.
E poi dimentica,che il mondo è natostanco, nel silenziod’un albume, consumatodentro l’uovo del perdono.
Il pensiero consola di tutto e rimedia a tutto. Se vi fa del male, domandategliene rimedio: ve lo darà.
La convinzione è l’anestesia del cervello di tante persone.
Intellettualoidi amanti di termini vaporosi e vuoti di anima, che concepiscono frasi strutturate. Ironici come un lavandino e possessori di un senso dell’umorismo pari a quello di un feltrino perso tra batuffoli di polvere. Scrivono “ispirandosi a…” e riempiono il loro ego vantando la conoscenza di questo o quel letterato. Solitamente saccenti censori degli umani sentimenti, così banali per menti raffinate come le loro, e sono talmente convinti che il libro sia vita, che dimenticano che la vita è fuori dai libri, e che se non si confrontano con le umane miserie, fino a sprofondare talvolta anche nel patetismo, potranno conoscere mille letterati, ma non sapranno mai conoscere sé stessi.
C’è chi si professa ascetico senza essere passato attraverso l’ascesi. Sarà dunque distaccato soltanto all’apparenza, mentre i suoi pensieri saranno più che mai turbinosi.
Un’ideologia non può sopravvivere a lungo senza una morale.
E poi dimentica,che il mondo è natostanco, nel silenziod’un albume, consumatodentro l’uovo del perdono.
Il pensiero consola di tutto e rimedia a tutto. Se vi fa del male, domandategliene rimedio: ve lo darà.
La convinzione è l’anestesia del cervello di tante persone.
Intellettualoidi amanti di termini vaporosi e vuoti di anima, che concepiscono frasi strutturate. Ironici come un lavandino e possessori di un senso dell’umorismo pari a quello di un feltrino perso tra batuffoli di polvere. Scrivono “ispirandosi a…” e riempiono il loro ego vantando la conoscenza di questo o quel letterato. Solitamente saccenti censori degli umani sentimenti, così banali per menti raffinate come le loro, e sono talmente convinti che il libro sia vita, che dimenticano che la vita è fuori dai libri, e che se non si confrontano con le umane miserie, fino a sprofondare talvolta anche nel patetismo, potranno conoscere mille letterati, ma non sapranno mai conoscere sé stessi.
C’è chi si professa ascetico senza essere passato attraverso l’ascesi. Sarà dunque distaccato soltanto all’apparenza, mentre i suoi pensieri saranno più che mai turbinosi.
Un’ideologia non può sopravvivere a lungo senza una morale.
E poi dimentica,che il mondo è natostanco, nel silenziod’un albume, consumatodentro l’uovo del perdono.