Fabrizio Del Vecchio – Vita
Far star male una persona per averle suscitato un dispiacere, è come tuffarsi in acqua senza pensar di bagnarsi.
Far star male una persona per averle suscitato un dispiacere, è come tuffarsi in acqua senza pensar di bagnarsi.
Quelli che cercano rogne, in realtà, cercano il loro unico motivo di vita.
È così complicato vivere senza competere? Mettersi in mostra, facendo prevalere cose materiali, nei confronti di chi non potrà mai permetterselo? È difficile non esser arroganti, superbi, egoisti e mistificatori? La vita è semplicità e naturalezza. Ma si concorre sempre più nelle apparenze!
Maledetta paura di amare, di crederci, maledetta paura di accorgermi di volerti veramente, maledetta mente che ragiona e maledetto cuore che non ascolta. Maledetto me che dico: “No, non è così”! Però so già che sei ormai parte di me, del più profondo me.
La vendetta è un veleno che ti consuma.
Capirò mai cosa voglio fare veramente nella mia vita? Quando ti passa un occasione d’oro tra le mani, l’occasione che aspettavi da tempo e che può cambiarti il futuro, l’occasione che sognavi e che invidi a tutti quelli che l’hanno avuta prima di te e che tu, ora, non puoi cogliere perché non hai avuto la pazienza di aspettare e ti sei buttato sul primo tram che passava per la paura di perdere il treno alla stazione… come reagire? Mollare tutto, lasciare la strada semplice per la difficile, oppure arrendersi? Cosa scegliere tra coraggio e coerenza? Ma, guardando dentro me stessa, quell’occasione che vorrei cogliere con tutte le mie forze, la desidero veramente? Voglio davvero mollare tutto e partire, oppure è solo un desiderio effimero, un capriccio dovuto alla paura di non aver imboccato abbastanza strade, anche se non mi avrebbero condotto da nessuna parte?
Le mie gambe ricordano i percorsi passati. La mia pancia vive il presente. La mia testa immagina il futuro. I ricordi mi frenano, il presente mi accende, il futuro mi spinge.