Fanny Pala – Frasi Sagge
Non sempre le cose più belle sono le più desiderate.
Non sempre le cose più belle sono le più desiderate.
Chi non accetta una sconfitta non sa nemmeno vincere!
Il mondo si suddivide in domande e risposte ed esse sono presenti vicino a noi in modo equilibrato.
La vera ribellione è dimostrare di avere la forza di sacrificare sé stessi per la propria arte. Con qualche agio in meno, con qualche soddisfazione in più.
I giorni di tempesta attendono sempre qualcuno per sorridere.
Gli anni servono a definire il tempo.
Intendo esaminare qui i ricordi di esperienze estreme, di offese subite o inflitte. In questo caso sono all’opera tutti o quasi i fattori che possono obliterare o deformare la registrazione mnemonica: il ricordo di un trauma, patito o inflitto, è esso stesso traumatico, perché richiamarlo duole o almeno disturba: chi è stato ferito tende a rimuovere il ricordo per non rinnovare il dolore; chi ha ferito ricaccia il ricordo nel profondo, per liberarsene, per alleggerire il suo senso di colpa.Qui, come in altri fenomeni, ci troviamo davanti a una paradossale analogia tra vittima e oppressore, e ci preme essere chiari: i due sono nella stessa trappola, ma è l’oppressore, e solo lui, che l’ha approntata e l’ha fatta scattare, e se soffre, è giusto che ne soffra; ed è iniquo che ne soffra la vittima, come invece ne soffre, anche a distanza di decenni. Ancora una volta si deve constatare, con lutto, che l’offesa è insanabile: si protrae nel tempo, e le Erinni, a cui bisogna pur credere, non travagliano solo il tormentatore (se pure lo travagliano, aiutate o no dalla punizione umana) ma perpetuano l’opera di questo negando la pace al tormentato.