Farid al-Din ‘Attar – Religione
Getta via la tua mente, vedi nel tutto Dio, e perditi!
Getta via la tua mente, vedi nel tutto Dio, e perditi!
Talvolta scrivo una lettera greca, un theta o un omega, e girando appena un pochino la penna vedo la lettera che guizza; è un pesce, mi ricorda in un attimo tutti i ruscelli e i fiumi del mondo, tutto ciò che esiste di fresco e di umido, l’oceano di Omero e l’acqua su cui camminava Pietro; oppure la lettera diventa un uccello, mette la coda, rizza le penne, si gonfia, ride, vola via… Ebbene, Narciso, tu non dai molta importanza a lettere di questo genere, vero? Ma io ti dico: con esse Dio scrisse il mondo.
Nel 1951 un discepolo chiese a Paramahansa Yogananda: “Signore, quando non potremo più vedervi, ci sarete vicino come ora?” Il Maestro sorrise amorevolmente e rispose: “A chi mi penserà vicino, io sarò vicino”.
La carità ci fa sentire corpo di Cristo e sue membra.
La fede è l’unico mezzo, anche il più sicuro, contro la schiavitù, perché insegna che la libertà dei figli di Dio è per tutti.
Non è che io non accetti Dio, Alësa; soltanto, gli restituisco rispettosamente il biglietto.
Ti sei chinato sulle nostre ferite e ci hai guarito donandoci una medicina più forte delle nostre piaghe, una misericordia più grande della nostra colpa. Così anche il peccato, in virtù del Tuo invincibile amore, è servito a elevarci alla vita divina.