Fausto Bertinotti – Frasi sull’Italia e gli Italiani
Una vecchia battuta diceva che in Italia tra riformisti e rivoluzionari non c’è gran differenza: i primi non fanno le riforme, i secondi non fanno le rivoluzioni.
Una vecchia battuta diceva che in Italia tra riformisti e rivoluzionari non c’è gran differenza: i primi non fanno le riforme, i secondi non fanno le rivoluzioni.
Se c’è una cosa che in Italia funziona è il disordine.
Non mi fido di coloro che pur avendo la nazionalità italiana, hanno il cuore di un altro colore.
In Italia l’uomo non è mai solo con i suoi pensieri, si sente sempre immerso nell’umanità, tutto intorno a lui sembra chiaro e aperto. Rappresentazioni così pittoresche e verosimili degli elementi naturali, dei paesaggi, degli esseri umani e dell’architettura costituiscono una sorta di eterno romanzo sceneggiato.
L’Italia legale, dall’industria all’università, dalla cultura alla politica, era un immenso bacino geografico di ladrocinii. Si falsificava la vita in tutta omertà per meglio depredarla, asservirla, depistarla.
Si dice sempre che l’Italia è un museo a cielo aperto ma se ci pensiamo bene e leggiamo i giornali forse è più un teatro a cielo aperto dove si consuma una tragicommedia.
Un viaggio in Italia ci porta davanti alla società più mobile, più fluida e più distruttrice d’Europa. […] In nessun altro paese sarebbe permesso assalire come da noi, deturpare città e campagne, secondo gli interessi e i capricci di un giorno. Gli italiani non temano di essere poco futuristi. Lo sono più degli altri, senza avvedersene, sebbene questo non significhi sempre essere più avanzati. […] In nessun altro paese come da noi tutto il campo sembra occupato dagli attivisti di ogni specie; in nessun altro, quasi per tacito accordo di affaristi e sociologi, è così radicata la convinzione che contino solo i problemi di denaro e di cibo. […] Il rischio dell’Italia è di entrare nel numero dei paesi di cultura bassa, giacché è possibile essere intelligenti e di cultura bassa.