Fausto Bertinotti – Frasi sull’Italia e gli Italiani
Una vecchia battuta diceva che in Italia tra riformisti e rivoluzionari non c’è gran differenza: i primi non fanno le riforme, i secondi non fanno le rivoluzioni.
Una vecchia battuta diceva che in Italia tra riformisti e rivoluzionari non c’è gran differenza: i primi non fanno le riforme, i secondi non fanno le rivoluzioni.
Il cinquanta per cento del paese sa soltanto offendere perché offendere è facile e non richiede cervello. Il quaranta per cento sa soltanto criticare perché criticare è abbastanza facile e non richiede controprove. Il restante dieci per cento saprebbe anche fare ma visto come è il novanta per cento di noi forse non ci prova nemmeno perché non pensa che ne valga la pena.
Arlecchino, Pinocchio e Pulcinella sono l’Italia del popolo, che si rappresenta, si denigra e si riscatta con la felicità che trasmette questo trio. Un’Italia del passato, ma che si può riconoscere oggi dovunque.
In un paese con i nervi a pezzi basta poco a far nascere nuovi pazzi. Ma sarebbero poi veramente dei pazzi?
Soltanto in Italia, infatti, si è verificata la convivenza armonica della pienezza dell’arte (pensiamo, ad esempio, al caso di Michelangelo) con la pienezza della vita: cioè con il suo contrario: perché l’arte è una cosa, la vita un’altra.
Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d’infamare col marchio di briganti.
Sappiamo lamentarci per come l’Italia faccia sempre più schifo, ci lamentiamo che siamo tutti egoisti, e facciamo schifo, però sappiamo unirci per eventi come un gioco, e ciò non fa che renderci ancora più schifosi. Io sono un italiano, ma non di un’Italia così. Riflettete.