Federica Bosco – Ipse dixit
Sono entrata qui in banca con passo sicuro e disinvolto, diretta verso il cassiere, mostrandogli tutta fiera il mio assegno, quando ho sentito gridare: “Fermi-tutti-questa-è-una-rapina!”.
Sono entrata qui in banca con passo sicuro e disinvolto, diretta verso il cassiere, mostrandogli tutta fiera il mio assegno, quando ho sentito gridare: “Fermi-tutti-questa-è-una-rapina!”.
L’amicizia, come l’amore, evidentemente prevedeva un gran numero di compromessi.
Non c’è gusto a essere intelligenti in Italia. L’ironia viene presa alla lettera.
Se stai attraversando l’Inferno, fallo a testa alta.
Mi sveglio a mente serena, contemplo il divenir prosastico d’una natura imberbe sprofondando come di consueto in un greve prolasso analitico.
Signor Schultz, in Italia c’è un produttore che sta preparando un film sui campi di concentramento nazisti: la proporrò per il ruolo di kapò.
Sono un uomo che continua a cercare emozioni, non ho pace, ho sempre bisogno di una donna che mi stimoli a mille.