Federico Bellandi – Frasi d’Amore
Tragici e buffi abbandoni, tu che ti sforzi di non chiamarmi amore ed io buona notte per dirti t’amo.
Tragici e buffi abbandoni, tu che ti sforzi di non chiamarmi amore ed io buona notte per dirti t’amo.
L’amore elargito gratuitamente, senza interessi, conquista il bene eterno.
Quando stavo male e avrei voluto morire ho chiesto al mondo di essere clemente con me ma non sono stata ascoltata. Ora la vita mi ha dato una possibilità nuova, una nuova forma di riscatto, che però non so affrontare. Mi era stato donato il mondo attraverso i tuoi occhi e i tuoi sorrisi, avevo capito di essere stata fortunata per l’immensità di quel dono, ma ora che tu non ci sei più per me il mondo ha perso la sua luce. Dal fondo della mia prigione una mano mi ha accolta, rincuorata, protetta. Solo che ora a questa mano so concedere solo spine. Le spine di quelle rose che tu mi hai donato ma che ora appassite vivono dentro di me.
Tu sei l’unica persona a cui lascerei la punta del mio cono gelato.
Una zingara mi ha letto la mano. Mi ha detto che ho la linea della paura molto lunga, parte dal palmo e m’arriva agli occhi o, forse, parte da questi per arrivare ai piedi e cammina sempre un passo avanti. E le ho chiesto se posso barattare la sua lunghezza con quella dell’amore, ma mi ha detto che finché è lunga quella della vita dovrò sempre sperare.
Ognuno ama a modo suo, o come vuole… difficile è dunque, capire chi ci ama…
Se l’aria mi raccontasse di te vorrei perdermi per sempre nel vento, li ascolterei le tue parole e i tuoi sospiri, li sarei vicino alla tua anima e al calore del tuo cuore.