Federico Cerniglia – Comportamento
Un giorno, quel giorno, fai finta che non esista.
Un giorno, quel giorno, fai finta che non esista.
L’umiltà è quell’abito bianco che si indossa senza accorgersi di averlo addosso, ma abbaglia solo chi riesce a vederlo.
All’interno di roccaforti mentali l’empatia è un sostantivo pregevole persino a livello fonetico, ma scomodo da indossare all’atto pratico. In quest’epoca in cui essere se stessi è un atto di coraggio, comprendere un simile è addirittura un effimero miraggio.
Inutile mostrarti come intelligente se poi, ogni volta che apri bocca, l’ignoranza vola fuori.
E così il tempo scorre, veloce, ed io vorrei controllarlo ma poi mi rendo conto…
Il treno merci.Il corpo dell’uomo ha due estremità importanti: la testa per contenere il cervello, i piedi per camminare.Nel primo caso il cervello entra in corto stimolando le cellule intellettive e quindi la capacità di ragionare.Se malauguratamente, il complesso meccanismo cellulare non dovesse funzionare, niente paura.Entrano in funzione i canali arteriosi paragonabili ad un treno merci. Le cellule danneggiatevengono caricate sul “treno” e via… verso la stazione di destinazione. Le estremità inferiori… i piedi.A questo punto mi chiedo: Come è possibile fare un ragionamento sensato se le cellule cerebralisi trovano a stazionare nelle estremità inferiori del nostro corpo?
C’è chi per Amarsi sente il bisogno di specchiarsi, e chi specchio si sente, spesso…
L’umiltà è quell’abito bianco che si indossa senza accorgersi di averlo addosso, ma abbaglia solo chi riesce a vederlo.
All’interno di roccaforti mentali l’empatia è un sostantivo pregevole persino a livello fonetico, ma scomodo da indossare all’atto pratico. In quest’epoca in cui essere se stessi è un atto di coraggio, comprendere un simile è addirittura un effimero miraggio.
Inutile mostrarti come intelligente se poi, ogni volta che apri bocca, l’ignoranza vola fuori.
E così il tempo scorre, veloce, ed io vorrei controllarlo ma poi mi rendo conto…
Il treno merci.Il corpo dell’uomo ha due estremità importanti: la testa per contenere il cervello, i piedi per camminare.Nel primo caso il cervello entra in corto stimolando le cellule intellettive e quindi la capacità di ragionare.Se malauguratamente, il complesso meccanismo cellulare non dovesse funzionare, niente paura.Entrano in funzione i canali arteriosi paragonabili ad un treno merci. Le cellule danneggiatevengono caricate sul “treno” e via… verso la stazione di destinazione. Le estremità inferiori… i piedi.A questo punto mi chiedo: Come è possibile fare un ragionamento sensato se le cellule cerebralisi trovano a stazionare nelle estremità inferiori del nostro corpo?
C’è chi per Amarsi sente il bisogno di specchiarsi, e chi specchio si sente, spesso…
L’umiltà è quell’abito bianco che si indossa senza accorgersi di averlo addosso, ma abbaglia solo chi riesce a vederlo.
All’interno di roccaforti mentali l’empatia è un sostantivo pregevole persino a livello fonetico, ma scomodo da indossare all’atto pratico. In quest’epoca in cui essere se stessi è un atto di coraggio, comprendere un simile è addirittura un effimero miraggio.
Inutile mostrarti come intelligente se poi, ogni volta che apri bocca, l’ignoranza vola fuori.
E così il tempo scorre, veloce, ed io vorrei controllarlo ma poi mi rendo conto…
Il treno merci.Il corpo dell’uomo ha due estremità importanti: la testa per contenere il cervello, i piedi per camminare.Nel primo caso il cervello entra in corto stimolando le cellule intellettive e quindi la capacità di ragionare.Se malauguratamente, il complesso meccanismo cellulare non dovesse funzionare, niente paura.Entrano in funzione i canali arteriosi paragonabili ad un treno merci. Le cellule danneggiatevengono caricate sul “treno” e via… verso la stazione di destinazione. Le estremità inferiori… i piedi.A questo punto mi chiedo: Come è possibile fare un ragionamento sensato se le cellule cerebralisi trovano a stazionare nelle estremità inferiori del nostro corpo?
C’è chi per Amarsi sente il bisogno di specchiarsi, e chi specchio si sente, spesso…