Federico García Lorca – Sogno
Mi sono seduto in una radura del tempo.
Mi sono seduto in una radura del tempo.
Alla base di un sogno vi sono sempre idee fortemente ribelli.
Perché dall’alba nascono le migliori idee senza il peso del finito e non vorrei sparissero dalla mia mente i fluidi sogni che mi attraversano un unico grande fiume senza sponde dentro e senza riva.
Ho messo i miei sogni in soffitta. Alcuni erano troppo grandi e ingombranti, altri invece, irraggiungibili. Erano davvero belli, ma costavano troppo. Si, perché forse in pochi lo sanno, ma i sogni si pagano. Spesso a caro prezzo! Li ho lasciati lì, tra un affittasi e un vendesi, tra un “non sono riuscita a realizzarli” e un “non ho avuto il coraggio di rincorrerli per tutta la vita”.
Fidati, se vuoi che un sogno germogli, occorrerà molto letame.
Vagheggiar con la mente è questo il mio tormento… Immagino questa o un’altra storia adatta al mio momento.
I pensieri e i sogni sono sempre liberi, viaggiano.