Federico Moccia – Libri
Ho trovato la mia Cenerentola. Step, che cazzo pensi? Ti sei bevuto il cervello… la tua Cenerentola. Mamma, sei a pezzi. Va bè, mi piace. È forte, è simpatica, è bella! È in ritardo…
Ho trovato la mia Cenerentola. Step, che cazzo pensi? Ti sei bevuto il cervello… la tua Cenerentola. Mamma, sei a pezzi. Va bè, mi piace. È forte, è simpatica, è bella! È in ritardo…
E poi ripartire con calma, l’indomani, guidando senza fretta, sapendo che quello che cerchi ce l’hai lì vicino. Toccare ogni tanto la sua gamba per vedere se è tutto vero. E la strada che scorre sotto. E la musica che ti accompagna. E il mondo che va avanti. Ma non dà fastidio. Non fa rumore…… E poi la domanda più difficile. “Scusi lei mi ama o no?” E la risposta più semplice. “Non lo so però ci sto!”
Non venire a dire che la natura è una meraviglia. Non venire a dirmi che il mondo non è una favola; coloro che non l’hanno capito forse ci arrivaranno soltanto quando la favola starà per finire. In quel momento viene data l’ultima occasione per togliersi i paraocchi, e un’ultima opportunità di sfregarsi gli occhi dallo sbigottimento, un ultima possibilità di abbandonarsi a questa meraviglia alla quale si sta per dire addio…(da “La ragazza dell’arance”)
Leggere, molto spesso, equivale a sognare.
Quando si è in pace con sé stessi, si è in pace col proprio principale nemico.
Non ti farei mai del male intenzionalmente.Non ti farei mai del male in alcun modo.
Ho fatto dei miei libri un ponte affinché le intemperie del mondo non ostacolino la mia quiete!