Federico Moccia – Libri
Ho trovato la mia Cenerentola. Step, che cazzo pensi? Ti sei bevuto il cervello… la tua Cenerentola. Mamma, sei a pezzi. Va bè, mi piace. È forte, è simpatica, è bella! È in ritardo…
Ho trovato la mia Cenerentola. Step, che cazzo pensi? Ti sei bevuto il cervello… la tua Cenerentola. Mamma, sei a pezzi. Va bè, mi piace. È forte, è simpatica, è bella! È in ritardo…
Un’intima certeza si era infranta dentro di lui; era la stessa sensazione provata quando Ron se n’era andato.
“Il popolo” sogghignò il vecchio “il popolo… Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l’appenda da sé, del colore che gli piace, alle proprie corna…”
L’inequivocabile, anche se spesso debilitante, piacere associato al bere un fiume di birra viene sostituito dal più sottile brivido di piacere prodotto da un paio di bicchieri di buon vino. L’eccitante piacere di fare sesso con persone che si conoscono a malapena viene sostituito da quello più raffinato di una relazione “seria” che, in termini di attività sessuale, praticamente rasenta il rapporto fraterno. Il desiderio di “bruciare, bruciare, bruciare come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni traverso le stelle”, per dirla con Kerovac, è sostituito dal sofisticato calore che dà l’osservare i propri figli piccoli sbavare o balbettare qualcosa, che potrebbe essere o non essere la loro prima parola.
Non ho mai trovato un vero amico. Con le donne, ogni volta era una nuova speranza,ma quello succedeva i primi tempi. Lo capii subito, smisi di cercare la “ragazza dei sogni”; me ne bastava una che non fosse un incubo.
Un buon lettore è raro quanto un bravo scrittore.
Scrivere è l’arte più ostentata da chi non sa scrivere.