Federico Moccia – Libri
La devi capire, è una ragazzina e le manchi. E tu sai, o forse non sai, quanto cavolo le davi, cos’eri per lei, quanto la facevi ridere, quanto la facevi felice.E noi possiamo dircelo. Quanto l’amavi…
La devi capire, è una ragazzina e le manchi. E tu sai, o forse non sai, quanto cavolo le davi, cos’eri per lei, quanto la facevi ridere, quanto la facevi felice.E noi possiamo dircelo. Quanto l’amavi…
Si potrebbe scrivere un libro sull’ingiustizia dei giusti.
I libri ci lasciano un segno in fondo al cuore.
Uno scrittore vive dei propri pensieri e alimenta quelli degli altri.
Una sofferenza come la mia non ha orgoglio.Cosa mi importa se si saprà che sono disperata?Tutto il mondo può avere il trionfo di vedermi in questo stato. Quelli che non sanno cosa sia soffrire possono essere orgogliosi e indipendenti. Possono resistere agli oltraggi, o ricambiare le provocazioni. Io non posso farlo. Io devo soffrire, mi devo disperare, e che tutti quelli che vogliono godere di questo siano i benvenuti
Io so e ho le prove. Io so come hanno origine le economie e dove prendono l’odore. L’odore dell’affermazione e della vittoria. Io so cosa trasuda il profitto. Io so. E la verità della parola non fa prigionieri perché tutto divora e di tutto fa prova. E non deve trascinare controprove e imbastire istruttorie. Osserva, soppesa, guarda, ascolta. Sa. Non condanna in nessun gabbio e i testimoni non ritrattano. Nessuno si pente. Io so e ho le prove. Io so dove le pagine dei manuali d’economia si dileguano mutando i loro frattali in materia, cose, ferro, tempo e contratti. Io so. Le prove non sono nascoste in nessuna pen-drive celata in buche sotto terra. Non ho video compromettenti in garage nascosti in inaccessibili paesi di montagna. Né possiedo documenti ciclostilati dei servizi segreti. Le prove sono inconfutabili perché parziali, riprese con le iridi, raccontate con le parole e temprate con le emozioni rimbalzate su ferri e legni. Io vedo, trasento, guardo, parlo, e così testimonio, brutta parola che ancora può valere quando sussurra: “È falso” all’orecchio di chi ascolta le cantilene a rima baciata dei meccanismi di potere. La verità è parziale, in fondo se fosse riducibile a formula oggettiva sarebbe chimica. Io so e ho le prove. E quindi racconto. Di queste verità.
Un libro avvincente ti prende per mano e ti conduce nel suo ventre e tu diventi il suo segnalibro con le tue impronte che lasci salendo un gradino per volta, sfogliandolo.