Federico Moccia – Libri
La vita è comeun’altalenache oscilla…Tra un campoal solee un temporale.
La vita è comeun’altalenache oscilla…Tra un campoal solee un temporale.
Tre fuochi dovrai accendere… uno per la vita, uno per la morte e uno per l’amore… Tre destrieri dovrai cavalcare… uno per il piacere, uno per il terrore e uno per l’amore… Tre tradimenti dovrai conoscere… uno per il sangue, uno per l’oro e uno per l”amore.
La mente ti mente improvvisamente e le strade che c’erano ieri non sono più niente.
Non riesco a saziarmi di libri. E sì che ne posseggo un numero probabilmente superiore al necessario; ma succede anche coi libri come con le altre cose: la fortuna nel cercarli è sprone a una maggiore avidità a possederne. Anzi coi libri si verifica un fatto singolarissimo: l’oro, l’argento, i gioielli, la ricca veste, il palazzo di marmo, il bel podere, i dipinti, il destriero dall’elegante bardatura e le altre cose del genere, recano con sè un godimento inerte e superficiale; i libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di famigliarità attiva e penetrante.
Dopo che lei andò al lavoro mi guardai allo specchio. Per la prima volta vidi i miei occhi mentre stavo a rota. C’erano solo le pupille. Completamente nere e ottuse. Veramente completamente inespressivi.
Oh, Valentina, Valentina! Se fossi io voi! Se io mi sapessi amato, come voi siete sicura che vi amo, io già avrei passato la mano tra le sbarre di questo cancello, ed avei stretto quella del povero Massimiliano dicendogli: “a voi, a voi solo, Massimiliano, in questo mondo e nell’altro”.
Oh! Tu non mi hai mai amato, perché non mi hai mai guardato così!