Federico Ossola – Frasi Sagge
Non si soffre per il male ricevuto ma per il bene che abbiamo trascurato. Non per ciò che non abbiamo o ci viene tolto ma per ciò che non abbiamo potuto o saputo dare.
Non si soffre per il male ricevuto ma per il bene che abbiamo trascurato. Non per ciò che non abbiamo o ci viene tolto ma per ciò che non abbiamo potuto o saputo dare.
Ciò che fa notte dentro può lasciare in noi le stelle.
Ogni essere vivente porta in sé una volontà di sperimentare, vivere, espandersi, affermarsi, dominare sugli altri. Tutti gli animali delimitano un proprio territorio e lottano per espanderlo e impedire agli estranei di entrarvi. Tutti i maschi cercano di accoppiarsi con tutte le femmine più belle e le femmine con i maschi più forti o più vistosi. Tutti inoltre lottano per affermare e vedere riconosciuta la propria superiorità, il proprio rango. Nietzsche, che per primo ha capito questa tendenza universale, l’ha chiamata “volontà di potenza”.Ciò che invece continua a contare, e sempre di più, è la volontà di potenza in se stessa, purché intesa nel suo senso più ampio, come energia vitale, volontà di creare, di realizzare, di superare gli altri. E questo in tutti i campi, nella scienza, nella musica, nel cinema, negli affari, nella politica. Dovunque il fattore decisivo resta questo slancio interiore che si presenta come irrequietezza, ambizione, curiosità, coraggio di sperimentare il nuovo, tenacia, voglia di riuscire. Lo si vede già nei bambini, negli adolescenti destinati al successo. Qualche volta si presenta come capacità specifica, come nei geni matematici o musicali precoci, ma spesso assume solo l’aspetto di una inquietudine evasiva, conturbante. Lo si vede negli uomini e nelle donne che riusciranno, che hanno tutti, indistintamente, una grande fede in se stessi, una caparbia volontà di realizzare la propria meta da cui nessuno riesce a distoglierli. Per cui cadono e si rialzano. E gli altri percepiscono la loro superiorità. Spesso li invidiano, li temono, cercano di fermarli, ma inutilmente.
Due uomini guardano attraverso le sbarre di una cella: uno vede il fango, l’altro una stella.
L’orgoglio è qualcosa di senza senso, senza motivo. Senza giustificazione. È uno spaventapasseri che si guarda i piedi mentre spostano la polvere di tutto ciò che ha dilaniato. Un fungo che non sa vivere da solo e che quindi s’impossessa delle persone fragili comprandole a basso prezzo dopo averle svalutate e ridotte a merce di scambio.
Il male, a piccole dosi, lo ingeriamo e lo somministriamo tutti. Ma di affascinante non ha granché. Il male è una gran vigliaccata. La prepotenza non ha spirito. La prepotenza è un cancro. Il male non si può definire… Il male è il male. Come non si può definire il bene, né l’amore. Sono concetti assoluti, hanno solo sfumature. Il male è un grosso contenitore.
Fu Dio a commettere il primo sbaglio, difatti più volte ha cercato un rimedio a tale suo sbaglio.