Federico Ossola – Frasi sulla Natura
A volte mi chiedo che cosa pensano le nuvole lassù.
A volte mi chiedo che cosa pensano le nuvole lassù.
I tramonti più belli sono quelli che guardi con la persona che ami.
Pochi sono coloro che possono dare del tu al mare, e quei pochi non lo fanno.
Il disumano rapimento per raddoppiare lo spirito di questo universo, dell’albero della vita che il Padre celeste vuole replicare e rendere eterno con una macellazione impropria, gli darà il risultato contrario. Troppa energia trasformata in acqua e sole, brucia la vita fino nel profondo, rendendo suo nuovo avversario il Bene, come è sempre stato. L’albero splendente lasciato vivere, o tollerato, vicino ad un fiume, andò troppo vicino alla verità del cosmo e ad intuire la vera natura di Dio, maledetto e fatto diventare “ribelle”, l’angelo decaduto tacciato di vanità. Eppure non tutto è così lineare, ogni spirito dovrebbe essere visto dall’Onnipotente per quello che è, per l’energia effettiva che rilascia nel suo Sistema con la macellazione, la mensa del cosmo. Se è troppa, questo spirito potrebbe andare in contrasto con la struttura universale e con il “luogo” dove Dio e gli angeli si trovano. La matematica non aspira a vendette, non odia, ma spiega. Il risultato immutabile è al di là delle forze di Dio e di Cristo, che pensano solo al potere e a come allungarsi… la vita, il loro punto debole, creature immortali che un tempo erano uomini, è la disonestà. Così dal male e dal maleficio ottengono la morte, incontrano il destino proprio con le azioni con cui cercano di evitarlo. L’albero che rappresenta la vita e le fondamenta del Cosmo, si consuma nel suo nuovo splendore, ha cominciato a marcire al suo interno.
Quando la terra e giovane e fresca quando la testa è piena di festa quando la terra ride contenta quando di erba profuma il vento è primavera…
È nel silenzio che parla la musica della natura.
Dalla cavalletta alla paura… alla meraviglia!Un urlo! Il mio!Camminavoe tu cavalletta mi sei saltata addosso…la paura mi hai lasciato ecosì mi hai dato modo di osservarmi attorno…è forse così che ho potuto scorgere quel tutto attorno a me?Quei colori… quei profumi.Che meraviglia quella paura!
I tramonti più belli sono quelli che guardi con la persona che ami.
Pochi sono coloro che possono dare del tu al mare, e quei pochi non lo fanno.
Il disumano rapimento per raddoppiare lo spirito di questo universo, dell’albero della vita che il Padre celeste vuole replicare e rendere eterno con una macellazione impropria, gli darà il risultato contrario. Troppa energia trasformata in acqua e sole, brucia la vita fino nel profondo, rendendo suo nuovo avversario il Bene, come è sempre stato. L’albero splendente lasciato vivere, o tollerato, vicino ad un fiume, andò troppo vicino alla verità del cosmo e ad intuire la vera natura di Dio, maledetto e fatto diventare “ribelle”, l’angelo decaduto tacciato di vanità. Eppure non tutto è così lineare, ogni spirito dovrebbe essere visto dall’Onnipotente per quello che è, per l’energia effettiva che rilascia nel suo Sistema con la macellazione, la mensa del cosmo. Se è troppa, questo spirito potrebbe andare in contrasto con la struttura universale e con il “luogo” dove Dio e gli angeli si trovano. La matematica non aspira a vendette, non odia, ma spiega. Il risultato immutabile è al di là delle forze di Dio e di Cristo, che pensano solo al potere e a come allungarsi… la vita, il loro punto debole, creature immortali che un tempo erano uomini, è la disonestà. Così dal male e dal maleficio ottengono la morte, incontrano il destino proprio con le azioni con cui cercano di evitarlo. L’albero che rappresenta la vita e le fondamenta del Cosmo, si consuma nel suo nuovo splendore, ha cominciato a marcire al suo interno.
Quando la terra e giovane e fresca quando la testa è piena di festa quando la terra ride contenta quando di erba profuma il vento è primavera…
È nel silenzio che parla la musica della natura.
Dalla cavalletta alla paura… alla meraviglia!Un urlo! Il mio!Camminavoe tu cavalletta mi sei saltata addosso…la paura mi hai lasciato ecosì mi hai dato modo di osservarmi attorno…è forse così che ho potuto scorgere quel tutto attorno a me?Quei colori… quei profumi.Che meraviglia quella paura!
I tramonti più belli sono quelli che guardi con la persona che ami.
Pochi sono coloro che possono dare del tu al mare, e quei pochi non lo fanno.
Il disumano rapimento per raddoppiare lo spirito di questo universo, dell’albero della vita che il Padre celeste vuole replicare e rendere eterno con una macellazione impropria, gli darà il risultato contrario. Troppa energia trasformata in acqua e sole, brucia la vita fino nel profondo, rendendo suo nuovo avversario il Bene, come è sempre stato. L’albero splendente lasciato vivere, o tollerato, vicino ad un fiume, andò troppo vicino alla verità del cosmo e ad intuire la vera natura di Dio, maledetto e fatto diventare “ribelle”, l’angelo decaduto tacciato di vanità. Eppure non tutto è così lineare, ogni spirito dovrebbe essere visto dall’Onnipotente per quello che è, per l’energia effettiva che rilascia nel suo Sistema con la macellazione, la mensa del cosmo. Se è troppa, questo spirito potrebbe andare in contrasto con la struttura universale e con il “luogo” dove Dio e gli angeli si trovano. La matematica non aspira a vendette, non odia, ma spiega. Il risultato immutabile è al di là delle forze di Dio e di Cristo, che pensano solo al potere e a come allungarsi… la vita, il loro punto debole, creature immortali che un tempo erano uomini, è la disonestà. Così dal male e dal maleficio ottengono la morte, incontrano il destino proprio con le azioni con cui cercano di evitarlo. L’albero che rappresenta la vita e le fondamenta del Cosmo, si consuma nel suo nuovo splendore, ha cominciato a marcire al suo interno.
Quando la terra e giovane e fresca quando la testa è piena di festa quando la terra ride contenta quando di erba profuma il vento è primavera…
È nel silenzio che parla la musica della natura.
Dalla cavalletta alla paura… alla meraviglia!Un urlo! Il mio!Camminavoe tu cavalletta mi sei saltata addosso…la paura mi hai lasciato ecosì mi hai dato modo di osservarmi attorno…è forse così che ho potuto scorgere quel tutto attorno a me?Quei colori… quei profumi.Che meraviglia quella paura!