Fëdor Michajlovic Dostoevskij – Arte
L’arte e la rivolta non moriranno che con l’ultimo uomo.
L’arte e la rivolta non moriranno che con l’ultimo uomo.
Se dipingete, chiudete gli occhi e cantate.
Un medico può seppellire i propri errori, ma un architetto può solo consigliare al cliente…
L’aspetto delle forme naturali si modifica mentre la realtà rimane costante.
Da Carmelo Bene, abbiamo appreso l’arte del disapprendere,dello sperpero dell’arte, della generosità autentica di chi è uscito dalla catena di montaggio. Dobbiamo a questo genio la lezionedi un arte che non consola, che non si arruffiana con il potere,che considera l’individuo non come facente parte di un socialecatalogato e omologato. Quando lo ascolti non sai cosa voglianodire quei testi. Il fatto è che nell’istante in cui Carmelo Benepronuncia una parola, in quell’istante, tu sai cosa vuol dire,un istante dopo: non lo sai più. Così il significato del testoè una cosa che percepisci, si, ma nella forma aereadi una sparizione. Lui diventa quelle parole e quelle parolenon sono più parole, ma voce. E suono che accadediventa ciò che accade, e dunque tutto… e il resto non è più niente.
L’arte è buona quando muove dalla necessità; questo tipo di origine ne garantisce il valore, e nient’altro.
Il mondo dell’arte è fatto di tante stranezze, particolarità, eccentricità, ma una cosa accomuna tutti…