Fëdor Michajlovic Dostoevskij – Comportamento
Un essere che si abitua a tutto. Ecco, credo, la migliore definizione dell’uomo.
Un essere che si abitua a tutto. Ecco, credo, la migliore definizione dell’uomo.
Ridere è il compenso gratuito, per tutte quelle volte che si è pianto.
Quanto tempo che sprechiamo pensando al passato, crediamo di poterlo riesumare e riviverlo, invece bisogna lasciarselo alle spalle, quando qualcosa finisce non potrà mai tornare come era prima, tutto si perde e possiamo riviverlo solo grazie ai ricordi, spesso li ritroviamo nel fondo di qualche bicchiere di troppo che ci ricorda veramente quello che siamo e che eravamo, forse sono gli unici momenti di sincerità misti a esagerazioni che ci portano al di fuori degli schemi di vita convenzionale che la gente normale segue senza porsi alcuna meta, ma camminando senza sapere dove rinasce il sole. Io preferisco percorrere strade alternative ghiaiate senza alcuna indicazione o nome, vado a casaccio prendendo strade più difficili che mi rendano sempre più forte e sicuro di me stesso, odio le scorciatoie.
Ci metto un po’ a capire, poi quando mi è tutto chiaro, prevale solo l’indifferenza.
Aspettare: Quanto è difficile farlo? Quanto è difficile attendere qualcosa o qualcuno? Tanto da non…
Non è quello che entra dalla bocca che contamina l’uomo… ma quello che ne esce.
Mai guardare il particolare distaccato dall’insieme, perché l’uno evidenzia l’altro. Sarebbe come guardare solo i…