Fëdor Michajlovic Dostoevskij – Filosofia
Sì, l’uomo è vasto, troppo vasto. Vorrei che fosse più stretto. Quel che per la mente è vergogna, è bellezza e null’altro per il cuore.
Sì, l’uomo è vasto, troppo vasto. Vorrei che fosse più stretto. Quel che per la mente è vergogna, è bellezza e null’altro per il cuore.
La calunnia porta morte ancora più violenta di quella del corpo.
Nella vita non si può avere tutto, essere sereni deriva dal riconoscere che non dipendiamo da quello che desideriamo, ma solo da ciò che veramente è necessario.
“[…] credere di essere” uno “che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un’illusione, peraltro ingenua, di un’unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone. Il dottor Cardoso fece una piccola pausa e poi continuò: quella che viene chiamata la norma, o il nostro essere, o la normalità, è solo un risultato, non una premessa, e dipende dal controllo di un io egemone che si è imposto nella confederazione delle nostre anime; nel caso che sorga un altro io, più forte e più potente, codesto io spodesta l’io egemone e ne prende il posto, passando a dirigere la coorte delle anime, meglio la confederazione, e la preminenza si mantiene fino a quando non viene spodestato a sua volta da un altro io egemone, per un attacco diretto o per una paziente erosione.”
Nessuno può fissare il sole mentre risplende ma tutti lo guardano durante l’eclissi.
Le cattive domande sono quelle che non meritano risposta.Le buone domande sono quelle che non hanno risposta.
Devi starmi lontano.Devi lasciarmi sola mentre piango e grido.Non devi sfiorarmi perché è quello che vorrei.Devi sparire mentre pronuncio il tuo nome.Devi esserci quando non ti voglio.Non mi devi parlare, dire che mi capisci.Dovete starmi lontani… siete il mio riflesso, il mio dolce sollievo, illusione di un età che delude.Siete la mia più grande gioia che non fa altro che rendermi debole e fragile.Crollo…Sto crollando…e tu…Perché mi fai questo?Perché mi abbracci ancora?