Fëdor Michajlovic Dostoevskij – Società
Se il giudice fosse giusto, forse il criminale non sarebbe colpevole.
Se il giudice fosse giusto, forse il criminale non sarebbe colpevole.
Dietro al libro delle facce le persone si muovono.
Rispondere alle domande del censimento, ai cui dettanti legge non frega altro che il numero delle stanze della tua casa, se sei coniugato o no, se hai studiato o no, e poco altro, compreso se lavori o no, e alla fine? Rendersi conto di aver perso solo del tempo prezioso aspettando di ascoltare i risultati del censimento in percentuali al Tg o leggerli sui giornali. A nessuno importa se c’è chi è senza lavoro, senza casa, senza il diritto sacrosanto di vivere la propria vita dignitosamente mentre c’è chi vive nel lusso e nello sfarzo approfittando della scusa della crisi, inventata dagli stessi che vivono nel lusso e nello sfarzo, chiedendo al popolo di pagare più tasse, che se poi sei disoccupato e non puoi pagarle dove vai a prenderli i soldi per fare campare questi ladroni? Loro che tagliando i fondi alla sanità e alla scuola, rubano, nel vero senso della parola, a chi non ha un bel niente.
L’uomo che allarga gli orizzonti nella realtà reale riuscirà ad espandere i confini della mente.
L’opinione pubblica giudica forgiando le sue insindacabili idee…Ovviamente imboccate da subliminalità dell’ordine costituito.
La barbarie dell’integralismo: distrugge l’arte perché l’arte testimonia la cultura.
Se voi andate dietro ad idealismi, che siano di destra, di sinistra, di centro o idealismi nati dal vostro percorso universitario, sbaglierete sempre, perché l’idealismo inizialmente è superiore al nulla, ma dopo crea chiusura mentale ed è inevitabile che si creino tante cose brutte. È matematico che l’idealismo crei cose negative. Se una cosa nasce dal falso, non si può creare il vero.