Fernando Pessoa – Anima
La mia anima è una misteriosa orchestra; non so quali strumenti suoni e strida dentro di me: corde, arpe, timpani e tamburi. Mi conosco come una sinfonia.
La mia anima è una misteriosa orchestra; non so quali strumenti suoni e strida dentro di me: corde, arpe, timpani e tamburi. Mi conosco come una sinfonia.
Ma in lei c’era qualcosa che la metteva al di sopra del suo ambiente: in lei c’era lo splendore di un brillante autentico in mezzo a brillanti falsi. Questo splendore le veniva dagli occhi bellissimi e veramente misteriosi. Lo sguardo stanco e nello stesso tempo appassionato di quegli occhi colpiva per la sua assoluta schiettezza. Guardandola negli occhi pareva di leggere nella sua anima, e conoscerla significava amarla.
Io sono una selva e una notte di alberi scuri, ma chi non ha paura…
C’è più anima nella semplicità che nella vistosità.
L’animo ferito da un amico… rimane avvilito!
I miei occhi non smettono mai di perlustrare la mia anima alla ricerca di ciò che possa rendere migliore ciò che lo sguardo vede riflettendosi allo specchio.
Chiùderò per sempre le porte della ragione, mi lascierò cullare dai miei sensi, darò nuovi colori hai mie sogni, dolci melodie accompagneranno le mie parole, la mia anima sarà finalmente libera… libera di vivere…