Fernando Pessoa – Filosofia
All’improvviso oggi ho dentro una sensazione assurda e giusta. Ho capito, con una illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente nessuno.
All’improvviso oggi ho dentro una sensazione assurda e giusta. Ho capito, con una illuminazione segreta, di non essere nessuno. Nessuno, assolutamente nessuno.
Nulla è assoluto nell’uomo, perché è l’umanità sbagliata.
Non guardare da dietro l’angolo la mia delusione mentre percorro la mesta strada, è non seguire i miei dolenti passi; annuseresti la scia del mio rancore!
Le parole che scrivo pensando a voi, sono già vostre prima che io le pensi.
Il tempo che ti appartiene è solo l’istante che vivi in quell’istante.
Ospite, quello che deve accadere per volere del Dio, difficile è per l’uomo stornarlo e la peggiore delle pene umane è proprio questa: prevedere molte cose e non avere su di esse alcun potere.
La filosofia della storia novecentesca ha finalmente messo in discussione il rapporto fra noi e il passato. Vero che, per la dirla con Bernardo di Chartres, “Siamo come nani sulle spalle di giganti”, ma vero pure ch’altrettanto spesso i giganti stanno sulle nostre (s)palle e ci zavorrano impedendoci di crescere col retaggio d’ideologie culturali a dir poco sbagliate, superate, depistanti.