Filomena Di Paola – Guerra & Pace
Quel che rende tragica l’umanità non è che è vittima della stessa natura umana, ma che ne è consapevole e allo stesso tempo impotente.
Quel che rende tragica l’umanità non è che è vittima della stessa natura umana, ma che ne è consapevole e allo stesso tempo impotente.
Guarda come ci odiamo bene…sembra quasi un’opera d’arte!
Non ci sono mai state una buona guerra e una cattiva pace.
Una promessa vorrei… niente più guerre fra noi.
Io so perché il mare è salato, so di cosa sono fatte le onde, so cosa si infrange sulle scogliere e cosa lambisce i lidi: sono le troppe lacrime versate da madri, in cerca di figli inghiottiti dall’assurdità di una guerra, sono le troppe lacrime versate da figli orfani del proprio cognome, sono le troppe lacrime non versate da pance vuote di pane e gonfie di niente, sono le troppe lacrime versate da chi è incompreso, ignorato, annullato.
Se tutti impugnassimo una penna nessuno più imbraccerebbe un fucile.
Qualcosa deve essere sempre lasciato alla sorte; nulla è certo in una battaglia che va al di là di ogni altra.
Guarda come ci odiamo bene…sembra quasi un’opera d’arte!
Non ci sono mai state una buona guerra e una cattiva pace.
Una promessa vorrei… niente più guerre fra noi.
Io so perché il mare è salato, so di cosa sono fatte le onde, so cosa si infrange sulle scogliere e cosa lambisce i lidi: sono le troppe lacrime versate da madri, in cerca di figli inghiottiti dall’assurdità di una guerra, sono le troppe lacrime versate da figli orfani del proprio cognome, sono le troppe lacrime non versate da pance vuote di pane e gonfie di niente, sono le troppe lacrime versate da chi è incompreso, ignorato, annullato.
Se tutti impugnassimo una penna nessuno più imbraccerebbe un fucile.
Qualcosa deve essere sempre lasciato alla sorte; nulla è certo in una battaglia che va al di là di ogni altra.
Guarda come ci odiamo bene…sembra quasi un’opera d’arte!
Non ci sono mai state una buona guerra e una cattiva pace.
Una promessa vorrei… niente più guerre fra noi.
Io so perché il mare è salato, so di cosa sono fatte le onde, so cosa si infrange sulle scogliere e cosa lambisce i lidi: sono le troppe lacrime versate da madri, in cerca di figli inghiottiti dall’assurdità di una guerra, sono le troppe lacrime versate da figli orfani del proprio cognome, sono le troppe lacrime non versate da pance vuote di pane e gonfie di niente, sono le troppe lacrime versate da chi è incompreso, ignorato, annullato.
Se tutti impugnassimo una penna nessuno più imbraccerebbe un fucile.
Qualcosa deve essere sempre lasciato alla sorte; nulla è certo in una battaglia che va al di là di ogni altra.