Fiorella Cappelli – Frasi d’Amore
L’amore? È come un vestito: solo dopo averlo “indossato e portato”, puoi vederne i difetti.
L’amore? È come un vestito: solo dopo averlo “indossato e portato”, puoi vederne i difetti.
È un’equazione troppo semplice dire: “chi ha sofferto non rifila fregature”; chi ha sofferto entra all’interno di un meccanismo tale per cui, ed incosciamente, ricerca un capro espiatorio per un sistema di pareggiamento dei conti. Dovrebbe amare ed essere dimentico delle ferite, tuttavia, le cicatrici rimangono in superficie, sulla pelle e ricordano il passato in ogni momento, basta buttarci uno sguardo distratto; in ogni caso, prevale questa vendetta arcaica.
Davanti alle cose belle non si fanno commenti, è per questo che a volte rimango a guardarti in silenzio.
La vera ribellione e l’amore.
Amiamo coloro che ci fanno più male.
Non voglio svendere nulla di me: timori, vizi, difetti, pazzie. Nulla che mi riguardi andrà all’asta, vedere le mie cose in mano a qualcun altro, ad uso e consumo di funzionalità scellerate, inesperte, mi nausea al sol pensiero. Mi tengo tutto stretto, stretto con la cascata dei miei egoismi e la mia sete di possessività, radunare, compulsivamente e far mucchio per sopperire alla carestia. Così, faccio con i miei stessi sentimenti; accumulo ogni sensazione, ogni emozione per colmare l’aridità di certi cuori, la frigidità di certe carezze.
La lontananza crea vuoti, l’attesa li rende immensi, il tuo amore li colma, ma solo…
È un’equazione troppo semplice dire: “chi ha sofferto non rifila fregature”; chi ha sofferto entra all’interno di un meccanismo tale per cui, ed incosciamente, ricerca un capro espiatorio per un sistema di pareggiamento dei conti. Dovrebbe amare ed essere dimentico delle ferite, tuttavia, le cicatrici rimangono in superficie, sulla pelle e ricordano il passato in ogni momento, basta buttarci uno sguardo distratto; in ogni caso, prevale questa vendetta arcaica.
Davanti alle cose belle non si fanno commenti, è per questo che a volte rimango a guardarti in silenzio.
La vera ribellione e l’amore.
Amiamo coloro che ci fanno più male.
Non voglio svendere nulla di me: timori, vizi, difetti, pazzie. Nulla che mi riguardi andrà all’asta, vedere le mie cose in mano a qualcun altro, ad uso e consumo di funzionalità scellerate, inesperte, mi nausea al sol pensiero. Mi tengo tutto stretto, stretto con la cascata dei miei egoismi e la mia sete di possessività, radunare, compulsivamente e far mucchio per sopperire alla carestia. Così, faccio con i miei stessi sentimenti; accumulo ogni sensazione, ogni emozione per colmare l’aridità di certi cuori, la frigidità di certe carezze.
La lontananza crea vuoti, l’attesa li rende immensi, il tuo amore li colma, ma solo…
È un’equazione troppo semplice dire: “chi ha sofferto non rifila fregature”; chi ha sofferto entra all’interno di un meccanismo tale per cui, ed incosciamente, ricerca un capro espiatorio per un sistema di pareggiamento dei conti. Dovrebbe amare ed essere dimentico delle ferite, tuttavia, le cicatrici rimangono in superficie, sulla pelle e ricordano il passato in ogni momento, basta buttarci uno sguardo distratto; in ogni caso, prevale questa vendetta arcaica.
Davanti alle cose belle non si fanno commenti, è per questo che a volte rimango a guardarti in silenzio.
La vera ribellione e l’amore.
Amiamo coloro che ci fanno più male.
Non voglio svendere nulla di me: timori, vizi, difetti, pazzie. Nulla che mi riguardi andrà all’asta, vedere le mie cose in mano a qualcun altro, ad uso e consumo di funzionalità scellerate, inesperte, mi nausea al sol pensiero. Mi tengo tutto stretto, stretto con la cascata dei miei egoismi e la mia sete di possessività, radunare, compulsivamente e far mucchio per sopperire alla carestia. Così, faccio con i miei stessi sentimenti; accumulo ogni sensazione, ogni emozione per colmare l’aridità di certi cuori, la frigidità di certe carezze.
La lontananza crea vuoti, l’attesa li rende immensi, il tuo amore li colma, ma solo…