Fiorella Cappelli – Stati d’Animo
Restiamo giovani fino a che c’è qualcuno, a ricordarci di esserlo stati.
Restiamo giovani fino a che c’è qualcuno, a ricordarci di esserlo stati.
Io le parole le conservo. Mastico l’impronunciabile, sempre umido di qualche lacrima che mi vesta di verità. Giro il capo a ieri e mi sembra sia passata una vita e mezza. Prendo una scorciatoia e sento ancora la tua voce. Giù, in caduta libera sulle risate. Lì, con gli occhi lucidi per le volte in cui tacevo. E più tacevo e più mi zittivi. Strane le mie mani, conca vuota, i palmi che s’allargano in segno d’arresa e di disfatta, come a voler dire “pazienza” al cielo. Se un’unghia mi diventasse lama e mi tagliasse il petto con uno squarcio verticale, mi uscirebbero le emozioni oblique e i pensieri liquidi, ancora caldi della tua presenza. Ma è assenza. Ed è tempo che scorre. Nulla che perdoni. Niente che resti. Il cuore si vanifica, arrestato da un groviglio di vene. Rimango così, silenziosa e fredda e ho venduto perfino la carne, ché non mi veste più nulla. Spoglia e brulla come una casa disabitata che ha dato le spalle al sole.
L’Amicizia: spesso è una “casa” che costa troppa fatica mantenere, poiché necessita di continua manutenzione…
E pensa al Cuore, così piccolo, incontrollabile, quante cose può far funzionare e quante altre può contenere, e soprattutto a quanta forza ha per sostenere quel peso immateriale che a volte gli grava addosso.Pensa a Lui, nonostante tutto, va e non si ferma.
Fino a quando camminerò armato della mia integrità morale e della mia onestà intellettuale sarò invincibile.
L’attesa è fatta di emozioni.
Meglio essere felice ma star male poi e ripagare con il dolore quella felicità, ma vivere senza felicità e senza dolore è molto peggio.