Flavia Ricucci – Comportamento
Se, per salireil gradino, la mano tendedopo l’ascesa, nel culoil piede pianta.
Se, per salireil gradino, la mano tendedopo l’ascesa, nel culoil piede pianta.
La mia è sempre di più la lingua dei viaggiatori e chi decide di ascoltarmi deve sapere che io sono uno che racconta mondi che ha visto e mondi che vuole vedere, e che non conosco a fondo la lingua del posto, la lingua degli stanziali, strimpello strumenti e parlo male diverse lingue e di volta in volta ho bisogno di musicisti e di interpreti per metter su le tende nel luogo e restare finché non mi riprende il senso di irrequietezza che mi porta a fare di nuovo i bagagli e partire.
Non sopporto i “posso?”. “Posso chiamare?” “Posso stare con te?” “Posso rimanerti accanto?” Certe cose non si chiedono, si fanno, soprattutto con le persone che come me amano le sorprese. Quindi meno “posso” e più “fatti”.
Scegliere è un dovere, il resto inutili inconsistenti riempitivi!
Il perdono è un regalo, non a caso è composto dalla parola “dono”.
Hanno tutti da fare quando ti serve aiuto, ma non hanno un cazzo da fare…
Essere sinceri non significa essere brutali, si possono esprimere molti concetti e pronunciare parole senza…
La mia è sempre di più la lingua dei viaggiatori e chi decide di ascoltarmi deve sapere che io sono uno che racconta mondi che ha visto e mondi che vuole vedere, e che non conosco a fondo la lingua del posto, la lingua degli stanziali, strimpello strumenti e parlo male diverse lingue e di volta in volta ho bisogno di musicisti e di interpreti per metter su le tende nel luogo e restare finché non mi riprende il senso di irrequietezza che mi porta a fare di nuovo i bagagli e partire.
Non sopporto i “posso?”. “Posso chiamare?” “Posso stare con te?” “Posso rimanerti accanto?” Certe cose non si chiedono, si fanno, soprattutto con le persone che come me amano le sorprese. Quindi meno “posso” e più “fatti”.
Scegliere è un dovere, il resto inutili inconsistenti riempitivi!
Il perdono è un regalo, non a caso è composto dalla parola “dono”.
Hanno tutti da fare quando ti serve aiuto, ma non hanno un cazzo da fare…
Essere sinceri non significa essere brutali, si possono esprimere molti concetti e pronunciare parole senza…
La mia è sempre di più la lingua dei viaggiatori e chi decide di ascoltarmi deve sapere che io sono uno che racconta mondi che ha visto e mondi che vuole vedere, e che non conosco a fondo la lingua del posto, la lingua degli stanziali, strimpello strumenti e parlo male diverse lingue e di volta in volta ho bisogno di musicisti e di interpreti per metter su le tende nel luogo e restare finché non mi riprende il senso di irrequietezza che mi porta a fare di nuovo i bagagli e partire.
Non sopporto i “posso?”. “Posso chiamare?” “Posso stare con te?” “Posso rimanerti accanto?” Certe cose non si chiedono, si fanno, soprattutto con le persone che come me amano le sorprese. Quindi meno “posso” e più “fatti”.
Scegliere è un dovere, il resto inutili inconsistenti riempitivi!
Il perdono è un regalo, non a caso è composto dalla parola “dono”.
Hanno tutti da fare quando ti serve aiuto, ma non hanno un cazzo da fare…
Essere sinceri non significa essere brutali, si possono esprimere molti concetti e pronunciare parole senza…